“Noi vogliamo una sanità sicura, partendo dagli ospedali e finendo ai territori”. È questa la principale rivendicazione portata avanti dal movimento “Ce avite accis ‘a salute” che nella mattinata di domenica ha manifestato per le strade di Pompei raggiungendo Piazza Bartolo Longo per chiedere ancora una volta la riapertura del pronto soccorso di Boscotrecase, chiuso più di 3 anni fa durante l’emergenza covid e mai riaperto.

I manifestanti hanno raggiunto Pompei dopo essersi riuniti nell’area antistante alla stazione delle Ferrovie dello Stato di Torre Annunziata Centrale. Varie le associazioni che hanno partecipato al corteo al fianco del movimento, come ad esempio le “Mamme vulcaniche” e comitati scafatesi che vivono una situazione simile con l’ospedale Mauro Scarlato. Ma anche alcune figure istituzionali, come il senatore Orfeo Mazzella, che ha dichiarato: “Nell’attesa che sia la politica regionale, sia quella nazionale si decidano, noi non vogliamo rimanere inerti e vogliamo affidare a tutti le sorti della riapertura del pronto soccorso di Boscotrecase”.

La manifestazione pacifica è stata poi accompagnata da cori nei quali si richiedeva il rispetto del diritto alla salute e la riapertura del pronto soccorso dell’ospedale S. Anna e SS. Maria della neve, per poi aggiungere un canto che esortava la popolazione a scendere in piazza e difendere il proprio diritto ad essere curati una volta giunti nelle strade pompeiani.

Tanti anche i giovani ad aderire alla protesta e che stamani sono scesi in strada: “Non dobbiamo restare a guardare. Siamo qui per protestare contro la chiusura, devono riaprire questo pronto soccorso subito, basta aspettare” - ha dichiarato uno di loro. 

Prima di andare via, il corteo si è radunato sotto il Santuario della Beata Vergine, dove hanno preso parola gli organizzatori: “Siamo qui per cercare di riavere un diritto che ci è stato negato, il diritto alla salute. Siamo qua per cercare di riavere ciò che ci è stato scippato dai governi regionali e nazionali - hanno poi concluso con un invito ai pompeiani – siamo a Pompei per chiedere ai cittadini di unirsi a noi, perché questa è la battaglia di tutti”.

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