Per la devastazione del pronto soccorso dell'ospedale "Pellegrini" di Napoli, avvenuto all'alba dell'1 marzo scorso, gli agenti della squadra mobile della questura di Napoli hanno eseguito 7 misure cautelari in carcere nei confronti di altrettanti maggiorenni e 2 misure della permanenza in casa per due minori.

L'ospedale fu danneggiato da alcune persone che giunsero in ospedale mentre i medici stavano tentando di rianimare Ugo Russo, il 15enne ucciso dal colpo di pistola esploso da un carabiniere. Il 15enne, insieme ad un complice, aveva tentato qualche ora prima nella zona di Santa Lucia, a Napoli, una rapina ai danni del militare (libero dal servizio) che si trovava in compagnia di una ragazza.

Le accuse a carico delle nove persone destinatarie delle misure emesse dai gip, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia e della Procura per i minorenni, sono (a vario titolo) di devastazione e saccheggio, interruzione di un servizio di pubblica necessità, violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale, tutte aggravate dal metodo mafioso.

Questi i nomi degli arrestati (e in carcere):

1. Grasso Giovanni, detto Ivan, nato a Napoli il 26.5.1997;
2. Mancini Gennaro nato a Napoli il 3.6.1972;
3. Incoronato Michele, nato a Napoli il 3.6.1974;
4. Palumbo Lucia, nata il 26.03.1978 a Napoli;
5. Russo Maria Pia, nata a Napoli il 20.4.1977;
6. Grasso Salvatore, nato a Napoli il 2.8.1975;
7. Mazzocchi Salvatore, nato a Napoli il 26.11.1994.

In basso, le foto scattate dopo la devastazione del Pronto Soccorso dell'ospedale. 

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