“Senza risorse umane non riusciamo a riaprire il pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase”. A dirlo è il numero 1 dell’Asl Na3Sud Giuseppe Russo. In un’intervista rilasciata a Il Mattino, il manager si sofferma anche sul futuro del nosocomio boschese. “Siamo parte di una emergenza nazionale – spiega Russo – i medici fuggono dalle corsie dei pronto soccorso e preferiscono lavorare nel privato accreditato. Abbiamo bandito 5 concorsi: nell’ultimo offrivamo 24 posti solo per Boscotrecase. Sono arrivate 8 domande e di queste si sono presentati solo 2 medici. Con le forze in campo siamo riusciti a trasformare quella struttura in un hub cardiologico, un centro specializzato per la chirurgia senologica e ci sarà un centro di interventistica robotica”.

Il Direttore Giuseppe Russo si limita ad analizzare la situazione attuale, senza tuttavia dare una prospettiva al sistema sanitario locale. E’ di poche settimane fa la lettera inviata a lui e al Presidente della Regione De Luca, a firma di sei sindaci del comprensorio. In quella lettera, i sindaci di Torre Annunziata, Pompei, Trecase, Boscotrecase, Boscoreale e Terzigno, hanno spiegato come sia non più rinviabile la riapertura del pronto soccorso di Boscotrecase. “L’aumento dei turisti sul territorio attratti dall’area archeologica di Pompei e degli altri attrattori turistici, l’apertura dell’anno giubilare e, inoltre l’apertura al pubblico del Maximall Pompeii, che prevede un afflusso di circa 40mila persone al giorno, aumenta esponenzialmente la presenza sul territorio. Questi numeri non possono essere affrontati dal pronto soccorso di Castellammare, già in sofferenza”. Su questi argomenti, il direttore Giuseppe Russo non ha ancora dato una risposta.

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