“Dottò” è il breve titolo del libro scritto dal dottore Salvio Esposito psicologo, con il sottotitolo "Facezie e vongole sul lettino”, che nasce dalla sua esperienza quarantennale nel campo della psicoterapia, presentato al pubblico nella biblioteca di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano edito da “ilmondodisuk libri". Presente con l’autore il Vice Sindaco e assessore alla cultura Pietro De Martino.

Un volumetto di dimensioni ridotte che  come un piccolo manualetto procura pur nella severità dell’argomento anche un sorriso e una risata che scaturiscono, come spiega nella prefazione Augusto Guarino, dalle dinamiche psichiche e creatività nelle comuni improprietà linguistiche.

Il filo conduttore dell’opera infatti l’autore lo individua nelle intuizioni e nei concetti esposti dal grande Sigmund Freud nelle sue riflessioni sul linguaggio.

Nel libro vengono raccontati tutti gli errori gli strafalcioni i lapsus che il Dottore Esposito ha accumulato negli anni e il giovane artista di procida Valentino De Luca ha saputo trasferire nel volume attraverso 350 illustrazioni.

In ogni vignetta un piccolo quadretto apposto sul muro dello studio spiega indirettamente l’etimologia della parola definendola una ”vongola” con cui intende uno strafalcione e che rende l’opera anche divertente, per cui l’autore utilizza in questo manualetto l’ironia e la capacità di scherzare con quello che è il disagio.

“In realtà questa opera è una scusa per creare sinergia tra il mondo della psicologia e quello della letteratura e dello sport – spiega il Dottore  Esposito – perché noi siamo legati al Rugby.  Ho scritto questo libretto affinché si possa finanziare con i miei proventi la squadra di Rugby di Scampia. E’ un progetto psicopedagogico educativo che si svolge nel territorio e di cui sono l’ideatore .           Il libro è una bella proposta editoriale, perché alle battute che ipoteticamente si dicono durante le sedute sono abbinati dei disegni geniali che spiegano e amplificano il divertimento. Freud ci spiega come e perché certe battute hanno senso e fanno ridere perchè  sono  la manifestazione di un desiderio profondo e inconsapevole . Queste sono le cose che i pazienti mi svelano durante le sedute , che sono delle vongole come si sul dire in napoletano".

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