Corre il mondo, corre la tecnologia. E sempre più persone utilizzano siti internet e social network per stare connessi col resto del mondo.

Tra questi, ci sono le aziende. È per questo motivo che Facebook (il social più utilizzato al mondo, con -ad aprile 2019- oltre 2,38 miliardi di utenti attivi mensili, ha creato Facebook Business, ovvero la sezione dedicata alle aziende.

Qui, queste ultime possono creare una pagina attraverso la quale farsi conoscere e promuoversi. E tantissime sono le aziende che ne hanno beneficiato fin’ora, tenendo la pagina costantemente aggiornata con dirette, news, concorsi, iniziative particolari, eventi speciali.

Tantissimi, in questo modo, i clienti che hanno la possibilità di sentire un’impresa sempre vicina alla loro quotidianità e sempre al loro servizio. Questo, per un’azienda, è decisamente un modo utile di utilizzare le nuove tecnologie.

Ogni impresa che si rispetti ormai ha una pagina Facebook, costantemente aggiornata in maniera fantasiosa e “frizzante”, se possibile; è molto utile organizzare iniziative che stimolino la curiosità e coinvolgano gli utenti in maniera diretta e dinamica.

Un altro alleato interessante per i titolari delle aziende è YouTube. Aprire un canale che permetta ai potenziali clienti di conoscere i propri servizi e magari di conoscere anche i titolari stessi, e il loro staff, è ormai un must quasi irrinunciabile.

Eppure, nell’oceano delle possibilità offerte dalla nuova era digitale, c’è ancora qualcuno che non ha imparato a nuotare, e preferisce affidarsi a metodi “tradizionali” di farsi pubblicità.

Metodi “cartacei”. Come, ad esempio, il calendario. Antichi quanto efficaci, i calendari pubblicitari offrono un vantaggio che i “social” non danno: la persistenza del messaggio. Se la pubblicità online passa nel tempo di un click, quella “cartacea” rimane nel tempo, durevole, sempre lì, davanti ai nostri occhi. E quel calendario, appeso alla parete della nostra cucina, o del nostro negozio, resta lì insieme al logo e al nome della nostra azienda preferita per tutto l’anno (o anche di più, se ci dimentichiamo di toglierlo).

Mica male, no? In fondo aveva ragione Ettore Petrolini, quando -citando Verdi- esclamava: “Torniamo al passato, faremo un progresso!”

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