Quasi un decennio di degrado e crolli. Il declino del Quadrilatero delle Carceri di Torre Annunziata è iniziato in maniera decisa nel caldo pomeriggio del 28 agosto del 2014. In quell’occasione, nel rione-ghetto, il cedimento di una palazzina costò il ferimento di due persone, mamma e figlio di 58 e 32 anni, che furono colpiti dai calcinacci per poi essere trasportati d’urgenza all’ospedale di Boscotrecase.
E’ così cominciata un’escalation di ordinanze di messa in sicurezza da parte del comune di Torre Annunziata. Ma ciò non è bastato a fermare gli episodi. Nella notte tra l’11 e il 12 novembre del 2018 si è verificato un altro crollo, stavolta in corso Vittorio Emanuele. La famiglia La Rocca per puro caso non si è trovata all’interno della propria abitazione al momento del cedimento. Successivamente, quella zona è stata murata e interdetta al traffico. Poi, sono iniziate a fioccare le ordinanze di sgombero.
La prima il 19 marzo del 2019, quando ben 14 nuclei familiare hanno dovuto lasciare la loro abitazione. La seconda il 14 gennaio 2020, quando ci fu intervento massiccio anche da parte dei carabinieri. Complice anche l’avvento della pandemia, la zona del Quadrilatero delle Carceri è stata di nuovo abbandonato. Fermo al palo anche il restyling di Palazzo Fienga, che dovrebbe diventare un polo delle forze dell’ordine.
Il nuovo anno ha portato nuovi disagi agli abitanti del quartiere con la chiusura del tratto di via Castello, dopo i sintomi di crollo di un’altra palazzina. “Ci sentiamo cittadini di serie B”, dicono i cittadini del centro storico. Un pezzo della città che è stato dimenticato, anzi sepolto dalle macerie e dall’incuria delle istituzioni.
Quasi un decennio di degrado e crolli. Il declino del Quadrilatero delle Carceri di Torre Annunziata è iniziato in maniera decisa nel caldo pomeriggio del 28 agosto del 2014. In quell’occasione, nel rione-ghetto, il cedimento di una palazzina costò il ferimento di due persone, mamma e figlio di ...
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