Nonostante il grande sforzo ottenuto dalle forze dell’ordine presenti a Torre Annunziata, la camorra non è stata ancora sconfitta.

E’ quanto affermato dalla Prefettura di Napoli a seguito della maxi operazione che ha portato all’arresto di 12 persone, ritenute elementi di spicco della nuova criminalità organizzata di Torre Annunziata, denominata “Quarto Sistema”.

Questa mattina al comune oplontino si è riunito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.  Un incontro chiesto con insistenza dalle istituzioni locali a seguito dei fatti di cronaca verificatisi nella città vesuviana.

All'incontro, presieduto dal prefetto di Napoli Marco Valentini, hanno preso parte tra gli altri il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Giovanni Melillo, il procuratore di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso, i vertici delle forze dell'ordine, i rappresentanti del capocentro della DIA di Napoli, dei vigili del fuoco e dell'agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

“È stata esaminata - si legge in una nota diramata dall'ufficio stampa della Prefettura di Napoli - la situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica, caratterizzata da una presenza pervasiva della criminalità organizzata, colpita negli ultimi mesi da numerose operazioni delle forze dell'ordine e della magistratura che hanno portato ad assicurare alla giustizia capi e gregari di clan camorristici. Nonostante tale forte risposta dello Stato - si legge ancora nel comunicato stampa - continua a registrarsi una recrudescenza dei fenomeni criminali legati sia al crimine organizzato che a problematiche più generali di ordine e sicurezza pubblica. In relazione a ciò, sono stati valutati una serie di interventi, sul piano del controllo del territorio, della prevenzione e dell'azione coordinata per rimuovere le situazioni di principale degrado, su cui Prefettura e Comune lavoreranno d'intesa”.

Uno specifico focus è stato dedicato alle procedure in atto per il riutilizzo dei beni confiscati, tra cui palazzo Fienga, destinatario nella giornata ieri del finanziamento, approvato dal Cipe, per l'avvio delle progettualità che lo vede destinato a sede delle strutture di polizia. Le attività descritte saranno oggetto di monitoraggio in una prossima riunione per la verifica dei risultati relativi alle operazioni programmate.

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