Nuova condanna per Aldo Gionta, il "boss-poeta" di Torre Annunziata, figlio di don Valentino, si becca stavolta 4 anni (il pm della DDA di Napoli, Pierpaolo Filippelli, aveva invece chiesto per lui una condanna a 5 anni di reclusione), perchè eludendo gli obblighi della sorveglianza speciale, lo scorso 16 agosto, cercò di salpare da Pozzallo per Malta. Tentativo fallito per l'intervento degli uomini del Nucleo investigativo di Torre Annunziata che, in collaborazione coi colleghi della compagnia di Modica, catturarono il boss, sfuggito poco prima, il 5 giugno 2014, al blitz che portò al fermo di dieci suoi complici.

Il Gip Vincenzo Alabiso, del Tribunale di Napoli, oggi ha però escluso l'aggravante delle finalità mafiose sia per Aldo Gionta che per i complici arrestati con lui, in Sicilia, con l'accusa di favoreggiamento personale. Due donne (una 32enne di Torre Annunziata ed una 38enne di Sant'Antonio Abate), ed un ragazzo oplontino di 23 anni, erano infatti col "boss-poeta" quella sera al porto. Tutti incensurati e condannati oggi ad un anno e mezzo con pena sospesa.
 

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