Questa amministrazione sta evitando il dissesto con mille sacrifici”. Con queste parole, il vicesindaco Raffaele De Falco respinge le critiche e gli attacchi ricevuti, negli ultimi tempi, dai consiglieri di opposizione sulla gestione delle casse comunali, anche in relazione alla problematica del mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali. “Se ci fosse una classe politica adeguata alle esigenze di questo paese, sia di maggioranza che di opposizione, - continua De Falco - le cose andrebbero sicuramente per il meglio. Se c’è una cattiva maggioranza, questa è dovuta anche ad una cattiva opposizione. Se tutti quanti insieme, ognuno nel proprio, senza fare guerriglia, collaborassero, otterremo risultati diversi”.

De Falco adduce alle sue considerazioni politiche spiegazioni di carattere tecnico alle criticità esistenti. “Che siamo un in un momento di grande difficoltà, è sotto gli occhi di tutti. Mediamente, negli anni dal 2008 al 2014, il Comune ha potuto usufruire di 7.500.000 euro stanziati come fondo statale. Dal 2013 al 2014, la somma si è ridotta notevolmente, intorno ai 5.200.000 euro. A ciò si è aggiunta la pronuncia della Corte dei Conti sul bilancio consuntivo 2012, che ha rilevato situazioni che non quadravano, come le reiterate anticipazioni di cassa e il mancato incisivo recupero dei debiti pregressi. Nel frattempo, quest’anno non abbiamo goduto ancora di nessun fondo statale”. Situazioni pregresse e accumulate negli anni, oltre a contingenze del momento a cui dover far fronte.

Tra i vari rilievi mossi dalla Corte dei Conti sul bilancio consuntivo 2012, De Falco ha enunciato i residui attivi antecedenti al 2008 relativi alle imposte alle tasse, ai fitti e ai proventi convenzionali, la necessità di stralciare dal bilancio le somme che si ritiene di non poter riscuotere, la bassissima capacità di riscossione di multe stradali, la mancata costituzione di un fondo svalutazione crediti. A tal proposito, nel bilancio 2014 è inserito, secondo quanto affermato da De Falco, oltre al fondo di svalutazione crediti del 2014, anche quello relativo all’anno 2012, mai costituito. Si riscontravano, inoltre, continue anticipazioni di cassa, mediante l’utilizzo di poste a destinazione vincolata che, in quel momento, la legge non proibiva. Ulteriore problematica era, inoltre, costituita dai debiti fuori bilancio, per i quali la Corte dei Conti prevedeva la necessità della costituzione di un fondo vincolato dell’avanzo di amministrazione.

Abbiamo già iniziato delle situazioni di riequilibrio – argomenta De Falco – come il riaccertamento dei residui attivi e passivi ante 2010. La Corte dei Conti ci ha risposto così: ‘L’attività di riaccertamento straordinario in esame ha condotto all’eliminazione dell’intero ammontare dal bilancio dei residui attivi del titolo 1 e 3 ante 2010 che costituiscono il 93% dell’ammontare complessivo di eliminazione per corrispondenti 1.474.399 euro’, accertando un bilancio più veritiero”.

Il vicesindaco ha, inoltre, evidenziato le cause dei problemi di bilancio: “Peso rilevante della spesa del personale, corrispondente a spesa IRAP e interessi passivi; incremento della spesa sociale derivante dalla partecipazione all’Ambito n° 15 e al venir meno dei contributi regionali e nazionali alla copertura dei costi sociali; all’aumento dei costi dello smaltimento dei rifiuti; presenza costante di debiti fuori bilancio. Queste sono le quattro cause che vanno a creare problematiche all’interno del nostro bilancio”.

In questo senso, ha aggiunto De Falco, “alcuni dei rimedi che l’amministrazione Balzano ha adottato per far fronte ai rilievi mossi sono stati: il blocco del turn over, con un impiego di fondi per il pagamento degli stipendi sceso da 5.489.000 dell’esercizio 2012 a 5.225.00 euro dell’esercizio 2014; la rinegoziazione dei mutui con la cassa deposito e prestiti; la dismissioni di tutti i fitti passivi; il miglioramento della riscossione tributi, soprattutto quello della TARI, passata ora sotto la gestione diretta dell’Ente”.

In conclusione, De Falco ha riassunto in questo modo il lavoro svolto dalla propria amministrazione: “Oggi le anticipazione di cassa si sono ridotte. In passato, spesso e volentieri, si ricorreva a somme vincolate, mentre ora non è più possibile. La priorità è quella di azzerare le anticipazioni di cassa. Stiamo cadenzando le imposte per avere una presenza continua di fondi, ma non abbiamo aumentato nessuna tariffa. È chiaro che, a fronte di tutto ciò, abbiamo difficoltà. Stiamo cercando di governare queste difficoltà, di evitare il fallimento di Boscoreale, perché la strada che il paese aveva intrapreso era questa. Stiamo facendo di tutto e di più per cercare di mettere questa macchina in competizione”.

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