“Stiamo facendo un lavoro complesso iniziato anni fa e che non riguarda solo i lidi di Torre Annunziata. Il nostro obiettivo è azzerare l’evasione e l’elusione”. Il dirigente dell’ufficio ragioneria del Comune, Nunzio Ariano, non si concentra solo sulla vicenda tasse che riguarda gli stabilimenti balneari oplontini dove precisa: “Formalmente hanno chiesto la revisione dell’accertamento. Noi risponderemo a questa richiesta. Ci stiamo già lavorando di concerto con l’ufficio avvocatura per vagliare come si è espressa la giurisprudenza in merito”.

Nello specifico della vicenda, cos’è successo?

“La Soget sta eseguendo sull’intero territorio comunale gli accertamenti per stanare evasori ed elusori. Nell’ambito di questa attività e nello specifico dei lidi, sono state messe a ruolo le spiagge che prima già pagavano per 4 mesi l’anno”.

Dottore ha parlato di un lavoro complesso degli uffici. Di cosa si tratta?

“Va premesso che la gestione delle entrate, il loro accertamento ma soprattutto la riscossione costituisce una delle fasi essenziali e strategiche delle attività degli Enti Locali. Alla luce, soprattutto, del progressivo decremento dei trasferimenti statali a favore delle entrate proprie.

Ciò detto, bisogna sottolineare un lavoro che abbiamo messo in campo da anni e che ha portato quasi all’azzeramento dell’evasione e dell’elusione. Bologna, giusto per fare un esempio, è molto più indietro”.

Ma Bologna ha altri servizi che Torre si sogna.

“Ha altri servizi, un territorio più vasto ma anche entrate maggiori”.

La popolazione, però, non percepisce e non vede in bolletta i frutti di questo lavoro.

“Abbiamo redatto avvisi di accertamento per 8 milioni di euro e messi all’incasso 1,6 milioni. Sono somme che riguardano anni precedenti e che, anche se recuperate, non potranno essere spalmate sulle bollette di quest’anno o dei prossimi. Diciamo, piuttosto, che se pagano tutti i benefici si vedranno”.

Insisto sul tema. Quando si vedranno ribassi in bolletta?

“Ad oggi mi viene da dirle che spero e sono fiducioso che i costi non lievitino. Rispetto ad 8 anni fa, quando abbiamo iniziato questo lavoro, le spese che sostenevamo, nello specifico per i rifiuti, erano molto più basse. Inoltre, non era inserito il costo dello spazzamento che ricopre quasi il 15 per cento del totale”.

Quindi non c’è soluzione?

“Una ci sarebbe e va nella direzione di produrre meno rifiuti, abbattendo a cascata l’intera filiera. Già un solo giorno in meno di raccolta potrebbe portare benefici”.


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