“Pure se queste scuole sono abbandonate, è come se fosse la mia casa, la mia vita”. Su un quaderno Kuzman, un ragazzo croato di appena 10 anni, prova a lasciare un segno in una delle giornate più tristi per lui e la sua famiglia. Assieme a circa 100 persone, presto dovrà abbandonare il campo rom dell’ex scuola Morrone di Torre Annunziata: l’occupazione di quello stabile è abusiva e il comune li ha diffidati.
Nel corso del sit-in di protesta spontanea organizzato dall’associazione Ubuntu c’è anche spazio per un momento di nostalgia e di amore verso la terra che lo sta vedendo crescere. Kuzman vede il tavolino allestito dinanzi all’ingresso del campo rom e non ci pensa due volte. Prende la penna, si siede e scrive queste poche parole. Lo sa che le mura in cui vive si stanno sgretolando inesorabilmente: ma è lì che è cresciuto e, come tutti i bambini, hanno paura di perdere il proprio spazio “sicuro”.
Penultimo di sette figli, Kuzman frequenta assieme a tre fratelli il Primo Circolo Didattico “Leopardi” di via Cavour. Figura tra i vincitori del premio “Tuttomondo contest 2018” svoltosi a Palermo la scorsa primavera, a cui hanno partecipato circa 400 ragazzi fino ai 21 anni. Assieme ad una sorella, un fratello e una cugina hanno vinto il premio come “migliore poesia”.
“Li seguiamo costantemente – fanno sapere le sue insegnanti, accorse al sit-in di questa mattina – e hanno grandi potenzialità”. Kuzman non può contare sulla sua mamma, attualmente in carcere ad Avellino, ma su un padre sempre presente: li accompagna a scuola, ai laboratori, non li fa uscire da soli li accompagna a partecipare agli eventi culturali che organizza il comune di Torre Annunziata. Tutto per limitare il peso dell’assenza della madre, che uscirà quest’anno dopo aver seguito in carcere un corso di cucina, con profitti tali da essere diventata la cuoca del carcere.
“L’inclusione sociale – hanno concluso le insegnanti di Kuzman - non è solo nei laboratori ma nella vita di tutti i giorni. Aiutiamoli a non interrompere il loro percorso di crescita con un altro trauma”.
“Pure se queste scuole sono abbandonate, è come se fosse la mia casa, la mia vita”. Su un quaderno Kuzman, un ragazzo croato di appena 10 anni, prova a lasciare un segno in una delle giornate più tristi per lui e la sua famiglia. Assieme a circa 100 persone, presto dovr&agr...
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