Si inaugura sabato 10 settembre la mostra di Vittorio Cortini "Quinta Dimensione".  Testi di  Linda  Irace, Donatella Gallone, Francesca Gerla. La mostra, che vedrà il suo vernissage alle ore 19.00, si potrà visitare fino al 20 settembre presso Le Scuderie di Villa Favorita ad  Ercolano.

Vittorio Cortini con questa mostra, presenta al pubblico una selezione di opere polimorfe ed interessanti.  Come evidenzia nel testo Linda Irace, si tratta di  “Una mostra che ci invita a tracciare un primo bilancio dell’anima artistica di Vittorio Cortini perché, seppure in modo agile, senza cadere nella complessità di una antologica, prova a delineare un percorso che parte dal passato ed arriva  ad oggi. Il tutto nel segno della continuità nelle scelte stilistiche e senza rinunciare ad una necessità di cambiamento ed evoluzione. Per l’artista l’approdo al gioiello, partendo dalla scultura e passando per la pittura, rappresenta una scelta coerente stilisticamente ma raffinata sul piano formale: la storia dell’arte  ci insegna che sono proprio le piccole opere a raggiungere alti equilibri formali e contenutistici . Le opere in mostra delineano bene , in modo esplicativo per i visitatori , l’iter dell’artista. Ne risulta una esposizione godibile , caratterizzata da una levità che non guasta mai “.

La giornalista Donatella Gallone, con accenti poetici, prova a dare una versione del lavoro di Cortini  attraverso un testo che libera la fantasia così come fa l'artista nel realizzare le sue opere: “Mi sono perso nel buio della tua crudeltà. Ma ti cerco ogni giorno. Nei colori, nella roccia, nei metalli. Sei spietata e bellissima. M’incateni nella  follia delle tue fughe. Ti diverti a guardarmi annegare nel vuoto. Sono sfinito, ma non smetto d’inseguirti. Mani d’acciaio mi avvolgono nella spirale di un volo sognato, sempre annientato. Mi abbandoni, poi mi riabbracci. Hai labbra rosse e lucenti. Sempre chiuse in una smorfia di violenza. Rimbalzo nella possibilità di mille significati che diano un senso a questa danza. Prigioniero del tuo profumo, ti riconoscerei tra mille volti anche se fossi cieco. I tuoi occhi hanno una luce fissa, immobile, devastante. Mi annebbiano la speranza, riaprono le mie ferite.  Grido per sentirmi libero, ma le onde del silenzio che mi circonda mettono a tacere anche la rabbia. Sono la tua preda. Un artista nella gola della vita. Che annaspa, in cerca di un sorriso. Mentre il tempo perde le sue piume. E le ipotesi si sgonfiano. Lasciando in piedi inutili domande.

Infine, anche la scrittrice Francesca Gerla descrive le opere dell'artista napoletano facendocene percepire la leggerezza e la plasticità: “Sono aeree, le creature dei quadri di Vittorio Cortini, ora opache ora vivaci. Sospensioni oniriche , colori , linee, ombre, vedi oltre i quali si affacciano figure , ambientazioni . suggestioni. Napoli con la sua evidenza attuale o con richiami a una classicità tenue oppure violenta , e ancora paesaggi marini, vortici, angeli, macchie. E poi , nei gioielli come nelle statue . Il surrealismo prende la piega della maturità, in volti linee, fiori ,metamorfi, animali , abbracci, legami. La sospensione si regno , del materiale , del fisico , del manuale . In scrigni minuti di dorata visione , sorretta da legami intrecciati con l’arte di un tempo che ancora persiste, rimanda molle al domani”.

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