Ercolano - E’ stato ospite di Radio Siani Luigi Leonardi, l’imprenditore coraggio napoletano vittima delle richieste estorsive di diversi clan e che, in pochi anni, ha perso tutto. Leonardi, attivo nel settore dell’impiantistica e illuminazione, con due fabbriche e diversi negozi tra Cardito, Nola, Giugliano e Melito, è stato ospite dei giovani volontari della web radio della legalità sorta nell'appartamento confiscato al boss detenuto al 41 bis Giovanni Birra, ex reggente del omonimo cartello criminale.

Ai ragazzi di Radio Siani e ai suoi ascoltatori Leonardi ha raccontato la sua storia fatta di sofferenza e di voglia di riscatto. Ha denunciato cinque diversi clan che, in quattro anni, sono arrivati ad estorcergli fino a 250 mila euro al mese, e obbligandolo ad assumere uomini vicini ai clan. Non contenti, quando Leonardi non pagava sono arrivati a sottrargli anche auto e moto, intestandosi i veicoli con regolare passaggio di proprietà. Nel corso degli anni i clan hanno anche attentato alla sua via prima facendolo sbalzare fuori strada al termine di un inseguimento e poi un’aggressione, a metà 2009, a suon di spranghe di ferro. Ma il più forse più basso si è avuto quando Leonardi fu sequestrato e tenuto per 24 ore prigioniero nelle Case Celesti di Secondigliano, costringendolo al pagamento di alcune cambiali false firmate a suo nome. L'indignazione per chi gli ha distrutto la vita prende il sopravvento quando racconta: “C'è stato un tempo in cui guadagnavo tantissimo giravo e andavo in giro con auto di lusso, ma poi tutto è cambiato, stritolato dalle estorsioni ci sono stati momenti in cui camminavo con solo 10 euro in tasca. Ma quello che ho fatto lo rifarei ancora, perché so che denunciare è stata la cosa giusta”.

In questi anni di lotta Leonardi ha trovato la forza di andare avanti e questa determinazione ha fatto nascere in la voglia dare vita ad una fondazione per aiutare chi, come lui, è sotto ricatto dei clan”. 

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