Raffica di abbonamenti 'pezzotti' a Napoli. L'indagato, secondo quanto emerso dalle indagini del Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Napoli, anche tramite l'utilizzo di identità inesistenti, avrebbe creato una IPTV con il fine di trasmettere contenuti protetti da diritti televisivi e/o soggetti ad abbonamento, riuscendo nella vendita, dietro pagamenti in cripto valute, di oltre 2mila abbonamenti.

Al fine di eludere eventuali controlli, la trasmissione dei dati veniva "schermata" dietro IP geo localizzati all'estero (Andorra, Australia, Belgio, Inghilterra, Galles, Scozia, Irlanda del Nord e India) e, solo grazie ad un'attenta analisi effettuata dai militari, sono stati individuati degli IP geo localizzati nel capoluogo partenopeo riconducibili all'indagato. L'offerta al pubblico consisteva in abbonamenti mensili (a partire da 10 euro), trimestrali (a partire da 25 euro), semestrali (a partire da 45 euro) e annuali (a partire da 80 euro) che consentivano la visione di canali forniti dalla piattaforma "SKY", film in uscita al cinema e serie fornite dalle piattaforme "DAZN", "Amazon Prime", "Apple TV", "Disney +" e Netflix". 

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