Rampa Nunziante. Alfredo Duraccio: “Il secondo Natale senza i nostri cari”
Non c’è pace per i parenti delle vittime del crollo: “Speriamo che in futuro il dolore sia alleviato da verità e giustizia”
28-12-2018 | di Marco De Rosa
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“E’ il secondo Natale senza i nostri cari. Speriamo che in futuro questi giorni siano alleviati da verità e giustizia”. Sono le parole di Alfredo Duraccio, fratello di Anna, una delle otto vittime del crollo di Rampa Nunziante, avvenuto il 7 luglio 2017.
"In quel luogo – ha scritto Alfredo Duraccio - una volta tutti quanti noi festeggiavamo giorni di gioia e allegria”. Dopo il minuto di raccoglimento sul luogo della palazzina crollata, un nuovo appello per cercare di far luce sulla vicenda, così come auspicato da don Ciro Cozzolino nella sua breve omelia il giorno di Natale.
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Al termine della commemorazione, è stato anche posato un mazzo di fiori simbolico dinanzi allo striscione con le foto ritraenti i volti di Pasquale Guida, Anna Duraccio, Salvatore e Francesca Guida, Giacomo Cuccurullo, Edy Laiola, Marco Cuccurullo e Pina Aprea.
“Fra poco più di un mese inizierà il processo verso i presunti responsabili – ha continuato Duraccio -. Riponiamo piena fiducia nella magistratura. Quest'anno purtroppo è già il secondo Natale senza i nostri cari. Auspichiamo che in futuro questi giorni siano alleviati dalla verità e giustizia”.
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