“Le dichiarazioni fornite dalla dottoressa Carmosino sono assolutamente inconsistenti e irrilevanti”. Lo ha detto il Pubblico Ministero Andreana Ambrosino, nel corso dell’udienza del 6 marzo sul crollo della Palazzina di Rampa Nunziante.

Nel corso dell’analisi della lunga lista di testi che dovranno essere chiamati a deporre, la Ambrosino si è soffermata sui testimoni nominati da Gerardo Velotto. Tra questi figura la dottoressa Maria Assunta Carmosino, ex segretaria al comune di Torre Annunzia. La Carmosino ha chiesto alla Procura della Repubblica di essere ascoltata come persona informata sui fatti relativi al crollo della palazzina del civico 15 di via Rampa Nunziante. “La Carmosino è stata ascoltata – ha spiegato il Pm Ambrosino - ma la Procura della Repubblica non ritiene opportuno che venga inserita nella lista testi del Velotto”.

Dalla lista testi fornita da Massimiliano Bonzani, la Ambrosino ha richiesto il “taglio” di 3 consulenti su 5. Inoltre, ha dichiarato la pm, “vengono menzionati una serie di soggetti che avrebbero svolto dei lavori presso l'appartamento di Marco Chiocchetti. Dalle nostre indagini però risulta che solo 3 persone su 6 abbiamo svolto questi lavori”.

Ha poi preso parola l’avvocato Gennaro Ausiello: “Le questioni tecniche da dibattere sono svariate, sia per cause strutturali sia per l’aspetto urbanistico. Limitare la lista testi per un argomento così importante sembrerebbe una limitazione sul giudizio dell’ammissibilità dei testi. Escluderli solo perché si ritiene che essi non sono stati individuati dal Pm, allora tutte le liste testi devono essere eliminate, con buona pace del diritto di difesa”.

Al giudice Todisco la facoltà di decidere sull’opportunità di sfoltire o meno la lista dei testimoni chiamati a deporre.

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