“Ora è il momento dell’impegno, il momento più difficile, più duro ma necessario. Riprendiamo il nostro cammino portando nel cuore questo momento di memoria perché la giustizia possa trionfare e certamente trionferà sul mondo intero”.

E’ il messaggio di don Ciro Cozzolino, parroco della Santissima Trinità di via Gino Alfani nella giornata di commemorazione delle vittime di Rampa Nunziante.

Il 7 luglio 2017 è una data che ha segnato la vita dei cittadini di Torre Annunziata: a 2 anni dal crollo della palazzina si è celebrata una messa in suffragio. Don Ciro Cozzolino durante l’omelia ha ricordato la famiglia Cuccurullo, con i coniugi Giacomo ed Edy Laiola e il figlio Marco; la famiglia Guida, con i coniugi Pasquale e Anna Duraccio ed i figli Francesca e Salvatore; la signora Pina Aprea.

Subito dopo l’omelia sono stati distribuiti dei fiori di lavanda, simbolo di questo ricordo: “Questa sera porteremo con noi un fiore di lavanda per simboleggiare due cose, memoria per chi non vogliamo dimenticare e che non dimenticheremo e l’impegno per la giustizia - ha spiegato Don Ciro durante l’omelia -. Il ricordo di questi nostri amici è un ricordo non soltanto triste ma che ci rallegra il cuore ricordarli”.

L’evento in ricordo delle vittime è proseguito con un corteo sul luogo del crollo, avanti a tutti Don Ciro Cozzolino, il sindaco Vincenzo Ascione, il vicesindaco Gaetano Veltro e l’assessore Martina Nastri con il cero della giustizia, posizionato sotto la palazzina.

Molti della comunità oplontina si sono stretti attorno ai familiari e gli amici delle vittime affinché il ricordo degli otto torresi non venga rimosso e sia fatta giustizia. A concludere la commemorazione, il rilascio di palloncini bianchi, con su impresso i nomi di ognuna delle vittime.

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