Rapporto ANAC, Torre Annunziata bocciata sulla trasparenza
Maglia nera per la regione Campania. Coinvolti anche l'INPS, l’Asl Napoli 2 Nord ed una casa di riposo di Catania
29-02-2016 | di Raffaele Perrotta
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Sezione ‘Amministrazione trasparente’ carente: un disco giallo e la richiesta, per la seconda volta, di un’ulteriore verifica. Il rapporto 2015 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione boccia il comune di Torre Annunziata e lo rimanda a migliorare ulteriormente una sezione del sito istituzionale. Tutt’altro che trasparente, insomma, la situazione del sito oplontino che ancora oggi presenta numerose carenze: da atti non caricati a quelli mancanti di allegato o, anche, a quelli dove sono previste ricevute o fatture mai associate.
Nel particolare, dei 135 procedimenti di vigilanza giunti all’ANAC su segnalazione durante il corso dell’anno scorso, 34 sono stati archiviati per l’adeguamento del sito web monitorato. Delle altre 101 richieste, ad una verifica di secondo livello, 69 enti hanno adeguato pienamente il sito istituzionale secondo le indicazioni dettate dall’Autorità, mentre sono 20 i casi in cui è stato rilevato il mancato o parziale adeguamento. Per questi, l’Anticorruzione ha adottato i provvedimenti previsti dalla delibera 146 del 2014.
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A tenere ‘buona compagnia’ al comune torrese sulla scarsa o nulla trasparenza ci sono enti ed istituzioni che vanno da nord a sud della penisola. La regione Campania veste la maglia nera con la maggior presenza: Cancello Arnone, Casaluce, Forio, San Felice a Cancello, Paduli ed, anche, l’Asl Napoli 2 Nord. Segue la Sicilia con i comuni di Calatafini Segesta, Alì, Realmonte e, addirittura, la casa di riposo catanese Ipab Ventimiglia e San Benedetto. La Lombardia con Bossico, Uboldo e l’Autorità di Bacino Laghi Garda e Idro. Il Lazio con Trevi nel Lazio ed il Consorzio di bonifica a sud di Anagni. Palazzo San Gervasio in Basilicata e Ortucchio in Abruzzo. Infine, a chiudere la lista dei bocciati anche il sito istituzionale dell’INPS.
Insomma, altro che la sbandierata trasparenza. L’agenzia di Cantone certifica quello che da tempo è sotto gli occhi di tutti. Il paradosso è rappresentato da un premio ostentato sul sito istituzionale datato 5 dicembre 2012, ricevuto mesi del decreto trasparenza 33 del 2013, che disciplina la materia, e più di un anno prima dell’istituzione della stessa ANAC.
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