“Abbiamo ripreso il progetto, riveduto e corretto, del Quadrilatero Carceri e chiesto alla regione il finanziamento per il recupero e la riqualificazione del quartiere”. Passa così la delibera a firma dell’assessore Celone che prevede la richiesta del contributo alla regione Campania per 26 milioni di euro. Soldi che, come si legge nel prospetto dell’atto, saranno ripartiti in espropri (circa 4 milioni e mezzo di euro), infrastrutture primarie (7 milioni e 600 mila euro), urbanizzazione secondaria (7 milioni di euro), edilizia residenziale e urbanizzazione primaria (7 milioni e 300 mila euro).

Quadrilatero Carceri. Il 23 novembre del 1980 il terremoto dell’Irpinia, che causò quasi 3.000 morti ed oltre 300.000 sfollati, toccò anche Torre Annunziata danneggiando fortemente anche il quartiere che si estende alle spalle della Basilica della Madonna della Neve. Il governo Forlani, con la legge 219/1981, stanziò fondi che l’amministrazione comunale dell’epoca non riuscì ad ottenere per un impasse sul PRGI in consiglio comunale. I proprietari di immobili intentarono causa e qualche anno fa è stato riconosciuto anche in appello il risarcimento di 1 milioni ed 800 mila euro.

Progetto di recupero. Il progetto a cui fa riferimento l’attuale delibera fu già approvato nell’aprile 2009. L’ex assessore Francesco Bisogno portò in giunta il piano firmato da ‘Collettivo Spazio’ e dall’architetto Vito Del Gaudio. “Quei giovani architetti – afferma Bisogno –hanno donato alla città il progetto originale di riqualificazione del quartiere. Sulla scorta di quella pianificazione, l’ente pubblico doveva provvedere alle infrastrutture ed i privati, attraverso un project financing, al recupero degli immobili. I residenti rimasti avevano pensato di unirsi in una fondazione chiedendo al comune di aderirvi, rinunciando anche al risarcimento danni. Pensare che con quei soldi risparmiati si potevano anticipare i lavori alle infrastrutture primarie. Avevo preparato la delibera per aderire alla fondazione ma per due anni è rimasta nel cassetto del primo cittadino”.

Il progetto ha, poi, partecipato al piano della città dal quale è stato scartato ‘inspiegabilmente’ all’ultimo minuto. Adesso è stato riproposto per accedere ai fondi europei rimasti in Campania e resi disponibili attraverso la delibera regionale per l’accelerazione della spesa. Se la giunta Caldoro approva il finanziamento, l’amministrazione Starita avrà tempo fino al 31 dicembre 2015 per certificare la spesa.


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