Ricostruito l'occhio in pietre dure collocato sull'ultimo gradino della prima rampa dello scalone monumentale della Reggia borbonica di Portici.

Realizzato nella prima metà del Settecento da Vincenzo Re, artista parmense esperto in affreschi prospettici l'occhio, piccolo elemento marmoreo di notevole pregio, è andato perduto nei primi anni Duemila.

Ma l'Associazione Amici delle Ville e dei Siti Vesuviani, durante una visita guidata del programma 'Itinerari Vesuviani' nel 1990 aveva scattato una foto riponendola nell'archivio. Di recente è avvenuto il recupero grazie ad un lavoro di gruppo, di cui si parlerà domani alle 12.00 in un incontro alla Reggia di Portici dal titolo 'La ricostruzione dell'occhio in pietre dure, punto centrale della prospettiva delle architetture dipinte dello Scalone Monumentale della Reggia di Portici. Prospettiva Vincenzo Re (1743-1746)'. Con l'obiettivo di fornire un contributo per il recupero del sito reale e nell'ambito degli interventi di restauro in atto, il consiglio direttivo dell'Associazione, dopo attente analisi e sopralluoghi in accordo con il centro Musa e la Soprintendenza, ha deliberato l'esecuzione e la posa in opera di un nuovo manufatto.

Gli esperti hanno eseguito il rilievo metrico, grafico e fotografico della lacuna indicante il punto centrale di osservazione della prospettiva, dell'affresco decorativo delle pareti e delle volte del vano scala del Palazzo Reale e l'analisi di piccoli elementi lapidei ancora presenti: sopracciglio e frammenti del bordo circolare. Grazie all'unica immagine fotografica attualmente conosciuta e ai frammenti ancora al loro posto, è stato possibile risalire ai tipi di pietre naturali impiegati nel Settecento per realizzare l'opera.

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