Vincenzo De Luca ha praticamente stravinto questa tornata elettorale. Intorno alle 20 è entrato nel suo comitato elettorale per un primo commento a caldo su una votazione, che è stata un vero e proprio plebiscito per il governatore della Regione Campania.

“Un grazie ai candidati e alle forze politiche che hanno sostenuto la mia candidatura. Ma un grazie ai cittadini di Napoli e della Campania, che hanno concesso a me l’onore di andare avanti in questa battaglia. Credo che sia un dovere di onestà intellettuale chiarire che questo dato elettorale non può essere letto in termini di destra e di sinistra. La mia candidatura è stata espressa da tante forze moderate e anche della destra non ideologica che si sono riconosciute in un programma di governo. E soprattutto nel lavoro di questi anni, fatto non soltanto in occasione della fase più dura dell’epidemia. Ma anche per il piano socio-economico a sostegno delle famiglie, dei disabili e dei pensionati. Questo risultato esprime l’orgoglio di Napoli e della Campania per la riconquistata dignità sul piano nazionale e internazionale. E’ frutto della condivisione e del programma indicato per il futuro. Al centro ci sarà un solo obiettivo: il lavoro. Per i giovani di Napoli e della Campania. Vogliamo frenare l’emorragia di giovani che vanno al nord o in altre parti del mondo. E inoltre vogliamo conquistare standard elevati come quello sulla sanità. Senza dimenticare la gestione dei rifiuti e il sistema dei trasporti pubblici. Si è compreso che siamo a un passo dal raggiungimento di questi obiettivi. Fra un anno e mezzo potremo dire di essere la regione più avanzata d’Italia sul tema ambiente. Considero questo risultato un risultato del popolo, che ha espresso l’unità. Ci prepariamo a mesi difficili e vogliamo mettere in piedi un programma di sostegno socio-economico per tanti lavoratori e per le imprese. Ma voglio dire che si è espressa in questa circostanza un’unità di popolo che è un esempio positivo per l’Italia. Credo che dovremo riflettere su questo dato. Nel Paese è andata crescendo una società tossica. Un dibattito pubblico segnato sempre più da elementi di aggressività, incarognimento e calpestamento della dignità delle persone. Io credo che dobbiamo decidere di trovare un modo di vivere il confronto politico in maniera civile. Rimango convinto, che se la politica perde il suo senso umano non vale più niente. Sarebbe bene riflettere per ritrovare la strada per un’unità di popolo sulle questioni fondamentali. Sul Covid credo che siamo a una sottovalutazione drammatica. Vedo un rilassamento generale. Vorrei dire che l’ondata di ripresa dell’epidemia è già presente in Italia. E’ già diventata una necessaria una linea di nuovo rigore, anche su comportamenti non responsabili. La Campania è una regione espostissima, credo che vediamo prima l’emergere di questo fenomeno. Ad horas prenderemo decisioni conseguenti, superando il clima di rilassamento diffuso nel Paese”.

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