"Mi aspettavo un buon risultato ma non di queste dimensioni. Sono molto soddisfatto perché in politica quando si governa è difficile poi confermare consenso, invece il lavoro è stato apprezzato".

Così Mario Casillo commenta all'ANSA il boom elettorale alle Regionali campane che lo hanno portato a essere il più votato con oltre 42.000 preferenze quando mancano una trentina di seggi alla fine dello scrutinio, oltre diecimila in più rispetto ai voti presi nel 2015.

"E' stata una campagna elettorale anomala - spiega Casillo - per il Covid19, ma nonostante questo è stata interessante e piacevole, siamo riusciti a incontrare tanti elettori e a stare in pieno contatto con i territori. Le persone hanno riconosciuto il sacrificio, il consenso è frutto di un grande lavoro".

Un lavoro che l'ingegnere di Boscoreale ha portato avanti in particolare in tutta l'area vesuviana, suo punto di riferimento. Casillo, capogruppo del Pd, è stato responsabile per la Regione del Grande Progetto Pompei: "Un lavoro - spiega - che mi è stato riconosciuto, infatti i Comuni in cui ho ottenuto il maggiore consenso sono proprio Pompei, Torre del Greco, Ercolano, Castellammare, Boscotrecase, in alcuni di questi ho addirittura raddoppiato i voti. Ora dobbiamo metterci subito al lavoro sul prossimo step, la buffer zone, i cui progetti sono pronti e vanno realizzate le opere". Casillo è alla terza consiliatura regionale, dopo essere stato assessore provinciale ai Trasporti con la giunta Di Palma. Una tradizione familiare la sua, visto che suo padre Francesco è stato due volte consigliere regionale con Bassolino e anche sindaco di Boscoreale.

Nel rapporto con De Luca, Casillo ha avuto delle frizioni per il mancato inserimento di politici del Pd nella giunta, ma nella prima consiliatura il presidente non ha voluto sentire ragioni, proseguendo con una giunta tecnica. "Ho sentito De Luca poco fa ed è già al lavoro - spiega Casillo - di questo parleremo nei prossimi giorni. Ora dobbiamo lavorare su tanti versanti a cominciare dalla sanità. Siamo stati bravi a uscire dal commissariamento ma adesso dobbiamo lavorare sui servizi".

Casillo ha un unico rammarico: "La legge regionale che non prevede una ripartizione dei seggi del tutto proporzionale ci blocca a 32 consiglieri. Quando la approvammo non si pensava di superare il 60% e invece la coalizione lo ha superato, potevamo avere fino a 35 consiglieri e invece alcuni colleghi resteranno esclusi".

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