“Le prossime elezioni regionali sono sotto il segno dell’incertezza”. È l’incipit del lungo post che ha scritto qualche ora fa Antonio Bassolino su facebook. L’ex governatore della Campania si lascia andare al primo commento sui social dopo le primarie del primo marzo, parlando di alleanze che “sono ancora incerte, sia per il centrosinistra che per il centrodestra, come incerti sono anche gli scenari futuri”.

Una sorta di rimpianto per quanto avrebbe potuto fare il Partito Democratico e non l’ha fatto: “eppure – ha detto – 7 mesi fa poteva esserci un’altra strada, meno incerta. Per il PD vie erano tutte le condizioni per poter vincere con relativa tranquillità. Si poteva, prima delle candidature formali di De Luca e Cozzolino, lavorare per un candidato condiviso e per primarie confermative. Ma nessuna iniziativa è stata assunta in questa direzione”.

Le primarie, passate ormai da più di una settimana, hanno dato un esito “non affatto imprevedibile”, secondo Bassolino. “Cozzolino ha avuto un ottimo risultato, tutto merito suo e del radicamento territoriale. De Luca ha vinto grazie ad una lunga ed efficace campagna e ad un risultato enorme in provincia di Salerno che da solo colma e supero lo svantaggio a Napoli ed in gran parte del territorio regionale”. Chi ha aiutato il sindaco di Salerno, per Bassolino, è stato da un lato “l’astensionismo nella città di Napoli e dall’altro il sistema di alleanze e di voti, da Casillo a Paolucci”.

Ma il nocciolo della questione resta la legge Severino. “È discutibile la decadenza dei sindaci condannati in primo grado per abuso di ufficio ma è comunque una legge dello Stato. La ‘Severino’ è un tema generale e nazionale – conclude Bassolino – influisce sulla campagna elettorale e soprattutto rende nebuloso il dopo voto”.

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