Regione Campania in campo per l'endometriosi: percorsi diagnostici e assistenza
Raia (Pd): 'Presa in carico per le donne che ne soffrono'
09-06-2025 | di Redazione

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"Oggi con il PDTA per l'endometriosi abbiamo cambiato il paradigma per le pazienti, a partire dalle più giovani: dalla presa in cura alla presa in carico. Il percorso diagnostico terapeutico prevede un primo livello assistenziale assegnato ai medici di famiglia, gli specialisti che operano nei Consultori familiari, ambulatori distrettuali e ospedalieri; successivamente la paziente si indirizza al centro ospedaliero di riferimento e, per i casi più complessi, al centro di terzo livello. Urge accorciare i tempi per la diagnosi certa, visti, ad oggi, i tempi assai lunghi, perchè è necessario contenere le conseguenze più gravi e invalidanti per la donna ”.
Così dichiara la Vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, Loredana Raia, che ha partecipato con il Presidente Vincenzo De Luca, alla conferenza stampa sul PDTA per l’endometriosi. "La nostra Regione - spiega Raia - rappresenta un’eccellenza nelle cure della patologia con il 40% di donne provenienti da fuori regione, ma serve lavorare ancora e di più sulla prevenzione: dobbiamo insegnare, attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione, alle nostre ragazze a riconoscere il dolore patologico diverso da quello fisiologico legato al ciclo mestruale, per evitare che si trasformi in dolore cronico, tale da compromettere la qualità della vita e lo svolgimento della routine quotidiana. L'endometriosi, inoltre, è causa di infertilità per più del 30% di donne".
Raia è la firmataria della legge regionale sull'endometriosi n. 8 del 2020 che prevede, tra le altre cose, l'osservatorio per il monitoraggio della patologia e la rete dei centri di riferimento per il percorso diagnostico terapeutico. “I numeri in Italia sono impietosi – ha ricordato Raia - una donna su 10 ne soffre, si stimano circa 3 milioni, circa 1000 casi diagnosticati in Campania ogni anno. Con questo PDTA l'endometriosi emerge dalla condizione di patologia misconosciuta, se non quando è già tardi, e si adottano le opportune strategie di prevenzione e cura, preservando l'apparato riproduttivo e gli altri organi interessati nei casi più complessi. Con oggi - conclude Raia - e con un’importante campagna di comunicazione e formazione degli operatori, a cui ci affiancherà il mondo dell’associazionismo, che è stato molto prezioso in tutta la fase di gestazione della legge, sapremo dare risposte adeguate alle donne affette da endometriosi”.
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