“Con questo atto abbiamo sistemato, in maniera organica, tutti i regolamenti dal 1997”. È soddisfatto il consigliere di Nuovo Centro, Enzo Ascione, dopo l’approvazione del ‘Regolamento di polizia mortuaria’, passato all’unanimità dei presenti nel consiglio comunale di Torre Annunziata.

“Con questo atto – continua Ascione – alla luce di episodi che sono accaduti ma che non sono stati perseguibili nonostante le denunce, possiamo dire di aver riorganizzato l’intera materia che ruota attorno al cimitero comunale: l’accesso, il trasporto, l’inumazione, l’esumazione e l’edilizia”. In effetti, la prima bozza di regolamento è pronta dall’anno scorso, quando dal portale istituzionale dell’Ente si mise a disposizione dei cittadini per integrazioni e modifiche che, eccezion fatta per un caso, non arrivarono.

“Si armonizza il rapporto pubblico/privato”, ha detto il sindaco Starita che sottolinea: “Proprio questi ultimi dovranno, da oggi, uniformarsi ai principi. Abbiamo dato alla città uno strumento democratico e moderno. Adesso anche il condizionamento criminale è impossibile”.

IL PESO DELLE PRESCRIZIONI. Parole, queste, che pesano il doppio, considerando che proprio il camposanto oplontino era inserito nella famosa lista delle ‘prescrizioni’ che il Prefetto inviò al primo cittadino all’indomani del mancato scioglimento del comune. Misure efficaci per evitare la gestione monopolistica di tutti i servizi cimiteriali, dalla manutenzione ai lavori di ampliamento. Misure adeguate per evitare l’illegale frazionamento dell’appalto della gestione dei servizi cimiteriali ed il ricorso a procedure di affidamento diretto. Misure atte, infine, ad esercitare un controllo efficace sui dipendenti delle imprese operanti, nell’ottica della prevenzione di ingerenze della criminalità organizzata.

È passato ormai un anno e mezzo ma le misure che Musolino ‘suggerì’ a Starita riecheggiano ancora nei corridoi di Palazzo Criscuolo. Forse sarà anche sulla scorta delle prescrizioni che si sono siglati atti significativi per il Municipio torrese. “Negli ultimi 2 anni – ha concluso il sindaco – abbiamo ammodernato la macchina comunale, i regolamenti, quindi la vita stessa della città”.

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