“Mettiamoci in gioco”, la Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, si schiera dalla parte del Comune di Napoli, che ha adottato il 21 dicembre 2015 un regolamento sulle sale da gioco e i giochi leciti, entrato in vigore il 17 agosto scorso. Il regolamento – che fissa limiti molto rigorosi sia rispetto agli orari di apertura delle sale giochi e di funzionamento di videolottery e slot machine in esercizi pubblici e bar sia rispetto alla distanza delle sale giochi dai cosiddetti “luoghi sensibili” (scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, ecc,) – è stato oggetto di numerosi ricorsi al Tar da parte delle società che gestiscono sale giochi , che non hanno però ottenuto alcun risultato.

“Esprimiamo ancora una volta la nostra soddisfazione per il modo, serio e incisivo, con cui il Comune di Napoli sta affrontando la questione del gioco d’azzardo”, dichiara don Armando Zappolini, portavoce di Mettiamoci in gioco. “Il regolamento, approvato dal Consiglio comunale all’unanimità, fissa regole e limiti non solo legittimi, come confermato dalla sentenza del Tar, ma anche necessari per contrastare il gioco d’azzardo patologico. Dobbiamo assolutamente limitare l’offerta del gioco d’azzardo, oggi sempre più pervasiva e invadente, che colpisce in particolare le persone più deboli dal punto di vista culturale e socio-economico. Un’istituzione ha il dovere di intervenire per difendere la salute dei propri cittadini. I rischi sulle ricadute occupazionali paventati dai gestori delle sale giochi ci sembrano molto sovrastimati e non confrontabili con i gravi danni sociali e sanitari provocati da una diffusione sconsiderata del gioco d’azzardo. Ci auguriamo, perciò, che anche i ricorsi presentati ora al Consiglio di stato dalle società di gestione delle sale giochi finiscano in un nulla di fatto.”

Aderiscono alla campagna Mettiamoci in gioco: Acli, Ada, Adusbef, Ali per Giocare, Anci, Anteas, Arci, Associazione Orthos, Auser, Aupi, Avviso Pubblico, Azione Cattolica Italiana, Cgil, Cisl, Cnca, Conagga, Ctg, Federazione Scs-Cnos/Salesiani per il sociale, Federconsumatori, FeDerSerD, Fict, Fitel, Fp Cgil, Gruppo Abele, InterCear, Ital Uil, Lega Consumatori, Libera, Scuola delle Buone Pratiche/Legautonomie-Terre di mezzo, Shaker-pensieri senza dimora, Uil, Uil Pensionati, Uisp.

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