“Potrei approfittare di questo incontro per annunciare l’immediata riapertura del Pronto Soccorso di Boscotrecase, ma non lo farò. Non sono qui per mettermi una medaglia al petto ma per fare chiarezza. Ad impedire l’immediata riapertura del presidio è la gravissima carenza di personale. I concorsi sono deserti ed è sempre più complicato trovare medici disposti a lavorare al pronto soccorso”.

A dichiararlo è il capogruppo Pd Mario Casillo nell’ambito dell’incontro pubblico organizzato dal Partito Democratico di Torre Annunziata. Il consigliere regionale ha acceso i fari sul pronto soccorso di Boscotrecase chiarendo definitivamente i motivi della mancata riapertura. “La struttura è pronta per essere riconvertita e potrebbe essere operativa già in autunno. Il Partito Democratico lavorerà costantemente per realizzare questo obiettivo però è doveroso precisare che il problema dei medici in fuga dal pronto soccorso non è locale, ma nazionale – sottolinea Casillo - Il nostro sforzo di questi mesi sarà proprio questo: risolvere tempestivamente la grave carenza di personale. Nel frattempo, entro la fine dell'anno, partirà la gara d'appalto per un hub in cui destinare un grande laboratorio di analisi centralizzato”.

Servizi territoriali, strutture di emergenza e presidi ospedalieri. Ieri pomeriggio, al Circolo del Partito Democratico in Corso Vittorio Emanuele III, l’atteso dibattito pubblico sulla sanità pubblica. Tra i presenti all’incontro anche il segretario cittadino Giuseppe Manto, il nuovo presidente Giampiero Nitrato Izzo, il vice presidente del Consiglio regionale Loredana Raia e il dirigente nazionale Lello Topo, il sindaco di Boscoreale Pasquale Di Lauro e i rappresentanti sindacali.

Liste d’attesa infinite, ospedali ingolfati e personale ridotto. Criticità gravissime che tengono in ostaggio la sanità pubblica. Ma allora quale sarebbe la soluzione? “Costruiamo un nuovo patto per potenziare il sistema sanitario – dichiara Loredana Raia -  Coinvolgiamo soprattutto gli operatori sanitari e scriviamo un nuovo capitolo. Facile incolpare il Partito Democratico di ogni fallimento, eppure, mi preme ribadire che grazie a De Luca sono stati recuperati 200 milioni. Bisogna rivedere il modello, revisionarlo e stravolgerlo. Diamo il via ad un patto per la sanità pubblica e miglioriamo insieme il sistema”.

Un’idea pienamente condivisa dal dirigente nazionale Lello Topo, intenzionato ad impegnarsi per una svolta concreta. “Le assunzioni si sono sbloccate con il Presidente De Luca. Non dimentichiamo che il Ministero della Salute della Regione Campania è uscito dal commissariamento nel 2019. Poi l’Italia ha affrontato la pandemia e c’è stata un’ulteriore battuta di arresto. Il Partito Democratico è in prima linea per risolvere i problemi e sollecitare il Governo, ma non dimentichiamo cosa ha portato a questi rallentamenti”.

Dal confronto tra i vertici dem è emersa chiaramente l'intenzione di contribuire attivamente ad una risoluzione delle criticità. “La situazione è al limite ed è necessario predisporre immediatamente un piano straordinario di assunzioni – sottolinea il segretario cittadino Giuseppe Manto - I presidi di emergenza devono essere riaperti. Bisogna investire nella sanità e garantire cure adeguate alle fasce più deboli.”

Ed proprio sui soggetti fragili che si focalizza l'intervento del dottor Giampiero Nitrato Izzo, presidente del Partito Democratico. “Un paziente, per fare una colonscopia, è costretto ad aspettare anche sette mesi. I pazienti oncologici sono ‘a rimorchio‘ e non accedono facilmente alla diagnostica strumentale. Gli ospedali sono ingolfati e c’è una gravissima carenza di medici. L’arruolamento dei professionisti è a numero chiuso e questo non aiuta. Bisogna puntare sulla medicina territoriale affinché faccia da filtro, altrimenti sarà impossibile assistere adeguatamente chi ha bisogno”.

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