Riapertura Pronto Soccorso Boscotrecase. Nuovo bando flop, concorso deserto
La sanità vesuviana in crisi: senza personale impossibile garantire servizi vitali alla popolazione
07-06-2025 | di Marco De Rosa

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Nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni, la riapertura del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Boscotrecase resta un miraggio. L’ultimo, ennesimo bando pubblico si è concluso con un clamoroso nulla di fatto: nessun candidato per i 36 posti a tempo indeterminato da dirigente medico in Medicina d’Emergenza - Urgenza. Un risultato che suona come una sconfitta per l’intero sistema sanitario locale e getta nuove ombre sul futuro dell’assistenza ospedaliera nell’area vesuviana.
La struttura, punto di riferimento per decine di comuni del territorio, era stata potenziata in seguito alla pandemia con l’apertura di nuovi reparti e l’ammodernamento di alcune aree chiave. L’ospedale di Boscotrecase si è rivelato una risorsa preziosa in piena emergenza Covid, ma con il ritorno alla normalità è tornato anche il problema storico della carenza di personale, che oggi rappresenta il vero ostacolo alla piena operatività del presidio.
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La situazione è divenuta ormai insostenibile. Intere comunità, da Torre Annunziata a Terzigno, passando per i comuni del Parco Nazionale del Vesuvio, sono costrette a rivolgersi ai pronto soccorso di Castellammare di Stabia, Nola o Napoli, con tempi di attesa sempre più lunghi e carichi di lavoro spesso ingestibili per il personale in servizio. Un problema che non riguarda solo Boscotrecase: anche il presidio di Vico Equense è chiuso da anni, lasciando scoperta un’altra area densamente abitata e turisticamente rilevante.
La mancata adesione al concorso indetto dall’ASL Napoli 3 Sud evidenzia un dato allarmante: la Medicina d’Emergenza-Urgenza è oggi una branca poco attrattiva per i giovani medici, anche a tempo indeterminato. Tra turni massacranti, stipendi poco competitivi, mancanza di tutele e condizioni di lavoro al limite, in pochi sono disposti a scegliere questo percorso, specie in presidi “di frontiera” come quelli del Vesuviano.
Occorre una risposta forte e coordinata. La riapertura del Pronto Soccorso di Boscotrecase resta tra le priorità del territorio.
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