Luigi D’Acunzo condannato a 17 anni. Il rampollo del Gionta ridusse in fin di vita il marittimo Antonio Malinconico per rubargli un Honda Sh. Dopo sette anni di battaglie giudiziarie arriva il verdetto della Corte di Cassazione contro il ras del clan di Torre Annunziata.

Malinconico scampò alla morte per miracolo. Fu accerchiato da una baby gang alla vigilia di Capodanno del 2017 a Torre Del Greco. Tentò di scappare in sella al suo scooter ma i malviventi, nel tentativo di rubarglielo, aprirono il fuoco e ferirono gravemente il ragazzo. In base alle immagini della videosorveglianza della villa comunale e alla scrupolosa attività di indagine degli investigatori fu proprio Luigi D’Acunzo a ridurre in fin di vita Antonio Malinconico. La Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dai legali del ras dei Gionta e condannato il rampollo a 17 anni di reclusione. 

Gli altri due maggiorenni del commando erano stati già condannati a 10 anni e a sette anni e otto mesi di reclusione. Pene più miti invece per i tre minorenni della gang, legali a vincoli di parentela con il clan Limelli-Vangone. 

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