Per il dissequestro della medicina nucleare del Cmo di Torre Annunziata si dovrà ancora aspettare.

Il tribunale del Riesame infatti non si è ancora pronunciato sulla richiesta avanzata dai vertici del centro medico polispecialistico. Un sentenza sarebbe dovuta arrivare il 2 novembre scorso, posticipata poi a fine mese per un cavillo burocratico: la documentazione ricevuta dal giudice del tribunale di Napoli era incompleta, mancava un atto non trasferito dalla sezione di Torre Annunziata.

A 15 giorni di distanza dalla data prefissata, il verdetto ancora non è stato emesso: “La riserva non è stata sciolta – ha dichiarato uno dei legali del Cmo Giuseppe De Luca -. Le aspettative sono positive perché sono decadute le esigenze cautelari. Si tratta di una vicenda paradossale, ma siamo fiduciosi”.

Tempi ancora lunghi per conoscere l’esito del procedimento legato allo stabile del civico 9/11 di via Roma, ancora sotto chiave dal luglio scorso per presunti abusi edilizi. Un esito legato a doppio filo con il destino dei 69 dipendenti licenziati dall’azienda. Qualora la medicina nucleare riaprisse in base all’accordo raggiunto con i sindacati, verrebbero richiamati tutti i dipendenti licenziati e riprenderebbe in modo graduale l’attività sanitaria.


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