Gli agenti della Polizia della Città Metropolitana di Napoli hanno sequestrato, nel territorio del comune di Caivano, un'area di circa 20mila mq ridotta a discarica di rifiuti pericolosi e amianto. Al vaglio degli inquirenti l'ipotesi di disastro ambientale. Due i capannoni di circa 4mila metri quadrati all'interno dell'area: in quello prospiciente la strada - hanno reso noto gli agenti diretti dal comandante Lucia Rea - trovati rifiuti misti contenenti amianto e scarti di lavorazione, mentre nell'altro sono stati rinvenuti circa 20mila metri cubi di scorie derivanti dai processi di fusione dell'alluminio.

La copertura di quest'ultimo fabbricato sarebbe costituita interamente da amianto in cattivo stato manutentivo, scheggiato e pericoloso per la salute. L'amianto sgretolatosi dalla copertura è presente su tutto il piazzale. Su un veicolo parcheggiato all'interno dell'area sono presenti inoltre numerosi fusti il cui contenuto sarà oggetto di analisi da parte dell'Arpac. Al vaglio degli inquirenti - coordinati dal procuratore di Napoli Nord Francesco Greco e dal sostituto Giovanni Corona - c'è l'ipotesi di disastro ambientale.

L'area sequestrata è situata in prossimità delle abitazioni "L'operazione - ha affermato all'ANSA il sindaco Metropolitano, Luigi de Magistris - è il frutto dell'indagine della Polizia Metropolitana svolta in collaborazione con le Procure, con cui è stato recentemente anche sottoscritto un protocollo d'intesa per mettere in campo una forte azione di contrasto ai reati ambientali in quella che è tristemente definita la Terra dei Fuochi, che noi vogliamo invece torni ad essere una terra in cui sia garantito il diritto alla salute a tutti i cittadini".

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