Rischio Vesuvio. Come comportarsi in caso di emergenza? Lo spiegano i bambini agli studenti delle scuole superiori di San Giorgio a Cremano con un gioco di ruolo, creato nell’ambito delle attività del Laboratorio Regionale, legate all’educazione alla convivenza con il Vesuvio.

Nella giornata di giovedì 25 gennaio 2018 a in villa Falanga i piccoli sangiorgesi hanno illustrato a gruppi di studenti dell’IPSEOA “Ippolito Cavalcanti” di Napoli e dell’I.I.S. “Rocco Scotellaro” di San Giorgio a Cremano il gioco ideato e programmato per simulare la gestione dell’emergenza Vesuvio sul piano della comunicazione.

L’obiettivo è quello di considerare le reazioni dei partecipanti davanti a una situazione di rischio simulata che può colpire la città e come ciascuno, nel proprio ruolo, deve operare per difendere la propria area di competenza, ma anche collaborare con gli altri affinché la città nel suo complesso sia tutelata. Il confronto tra i differenti “attori” in campo consente di comprendere meglio quali siano le necessità, le informazioni e le conoscenze da condividere per evitare il disastro.

Il gioco è stato organizzato nel corso dei rapporti istituzionali che l’Amministrazione Comunale, attraverso il Laboratorio Città dei bambini e delle bambine, mantiene con i due istituti superiori relativamente al progetto Erasmus Plus denominato “La ville Erasmus” che coinvolge gli alunni dell’IPSEOA “Ippolito Cavalcanti” al fine di una costruzione virtuale di una città europea ed al progetto di Alternanza Scuola Lavoro seguito dagli studenti dell’I.I.S. “Rocco Scotellaro”.

“La nostra realtà territoriale è legata sin dalle origini alla presenza del vulcano - spiega il sindaco Giorgio Zinno - ma il disordinato sviluppo urbanistico, con il tempo, ha nascosto alla vista dei cittadini il Vesuvio deformandone la figura sull’immaginario collettivo e perfino alterandone la memoria storica. Esiste invece una reale situazione di rischio connessa alla conurbazione eccessiva delle città vesuviane ed è giusto che tutti, fin dai più piccoli sappiamo come comportarsi in caso di emergenza. Come Città dei Bambini e delle Bambine continuiamo ad investire su di loro , anche in termini di educazione ambientale e cultura della consapevolezza”.

Il gioco è stato sviluppato dagli esperti del Laboratorio Regionale Città dei Bambini e delle Bambine grazie alla sinergia e all’armonia tra vari enti interessati, per diffondere la conoscenza  del rischio nelle comunità civili che ne sono esposte ed in particolare nelle comunità scolastiche, attraverso una modalità pedagogica appropriata. Il gioco infatti è considerato l’approccio educativo ideale per i ragazzi, con i quali si possono progettare precisi indirizzi per il piano di protezione civile.

“Oltre alla prevenzione del rischio vulcanico occorre associare l’educazione alla convivenza - conclude Angela Viola, assessore alle Politiche Giovanili - intesa quest’ultima non come attesa passiva di un evento, considerato ineluttabile ma come progettualità per la trasformazione e la valorizzazione di una risorsa naturale. Sono questi i presupposti di città sostenibile per bambini e bambine e per la nascita di una nuova coscienza vesuviana”.

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