Rivolta violenta a Napoli. Due arresti, la polizia municipale " Quelli non sono commercianti"
Una serie di messaggi via social per organizzare le violenze, i commercianti non c'entrano nulla
24-10-2020 | di Redazione
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Due persone sono state arrestate dalla Digos per gli scontri tra forze dell'ordine e manifestanti che si sono verificati nella tarda serata di ieri a Napoli. Si tratta di due persone, già note alle forze dell'ordine per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti, del quartiere Vasto. Al momento gli inquirenti della Procura sono impegnati a raccogliere informazioni sull'accaduto per delineare un quadro piu' chiaro di quanto accaduto in città, in particolare nelle immediate vicinanze della sede della Regione Campania, dove c'è stato un fitto lancio di oggetti che hanno colpito Polizia e Carabinieri.
I due arrestati hanno entrambi 32 anni. Sono stati bloccati in via Santa Lucia, durante gli scontri di ieri sera: uno dei due reggeva in mano una bottiglia vuota. Gli investigatori stanno visionando tutti i filmati delle telecamere di sorveglianza attive lungo il percorso del corteo e nella zona degli scontri, per identificare il maggior numero possibile di coloro che hanno compiuto azioni violente; lavoro reso difficile da cappucci e mascherine chirurgiche indossati da quasi tutti i partecipanti. I gruppi violenti si sono infiltrati, ingrossandone le fila, in una manifestazione pacifica contro il coprifuoco che era stata annunciata due giorni fa da un gruppo di commercianti. Il tamtam sui social si è moltiplicato dopo l'annuncio del lockdown fatto ieri pomeriggio da De Luca, coinvolgendo anche studenti e mondo universitario. Le azioni violente, però, erano state organizzate in anticipo, come conferma l'utilizzo di decine di scooter per ostacolare le forze dell'ordine: una 'regia' sulla cui genesi si indaga a 360 gradi. Sui social rimbalza in queste ore un post lanciato ieri da Forza Nuova, che si diceva pronta a "scendere in piazza al fianco del popolo di Napoli senza paura, con il vigore tipico della nostra gente".
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"Noi abbiamo rapporti continuativi con i commercianti e i ristoranti perché li controlliamo di frequente, non è questo il loro modo di confrontarsi. Vivendo in un paese democratico, è giusto protestare e gli imprenditori che conosciamo non lo fanno in questo modo". Così il comandante della Polizia municipale di Napoli, Ciro Esposito, ai microfoni di Radio Crc sugli scontri di ieri. "E' evidente che le rivolte di ieri sono state dovute a delle infiltrazioni, è un peccato"
Sulle violenza è intervenuto anche il ministro Luigi di Maio.
"Siamo con voi e siamo al fianco di tutti i napoletani che responsabilmente ieri hanno rispettato le misure messe in campo dalla Regione".
Sono state scene di una violenza inaudita quelle di ieri sera a Napoli, da condannare con fermezza. Non sono state l'espressione di un dissenso o dei comprensibili timori di imprenditori e lavoratori che stanno a attraversando momenti di difficoltà, ma una guerriglia criminale". Lo afferma il presidente della Camera Roberto Fico. "La mia solidarietà massima e il mio ringraziamento vanno alle forze dell'ordine impegnate a fronteggiare gruppi organizzati che aspettavano il momento giusto per scendere in piazza con bastoni e bombe carta, e ai giornalisti aggrediti mentre svolgevano il loro lavoro", conclude
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