L’Azione Cattolica regionale, dati i continui roghi che sono divampati nell’intero territorio campano e hanno devastato ampi segmenti di macchia mediterranea, ha espresso il proprio dolore e sconcerto per quanto accaduto in questi giorni. E lo ha fatto con una lettera, che suona tanto come un appello, alle istituzioni.

“Da anni, da tanti anni, - si legge nel documento - ampi pezzi della società civile segnalano come la nostra bellissima Regione non possa resistere a lungo ai danni derivanti da terribili scempi ambientali. Voci inascoltate, ignorate, minimizzate, a volte anche ridicolizzate nel dibattito pubblico. Certamente meno ascoltate di chi dallo scempio ambientale e dai pericoli arrecati alla Salute e alla Vita ricava cospicui vantaggi privati e materiali a breve termine”.

Considerazioni che aprono ad una diversa prospettiva. “Non si parli di emergenza, nemmeno per il Vesuvio: nel corso di tanti anni – recita il testo - è lecito attendersi che funzionino tutte le misure preventive annunciate. Facciamo questa premessa per amore di verità. Così come per amore di verità vogliamo dire apertamente ciò che le istituzioni dicono solo a bassa voce: è in corso, e non da oggi purtroppo, un vero e proprio attacco criminale alla nostra madre terra. Siamo sotto assedio di poteri criminali: grandi interessi economici e piccoli egoismi privati, violenza e speculazione”.

INFLUENZA DELLA MALAVITA E AZIONE DELLE ISTITUZIONI. “Chi, come l’Azione Cattolica, è radicata sul territorio - aggiunge l'associazione - sa che la tenaglia della malavita organizzata è ancora forte ed è in grado di danneggiare natura, buone intenzioni, volontà e futuro di un popolo. Ma è vero anche che le istituzioni possono fare molto di più di quanto hanno mostrato di saper fare. Più prevenzione, più tecnologie per la sicurezza e il controllo del territorio, più rete territoriale, più mezzi, più uomini e più competenze per affrontare roghi e incendi, più collaborazione istituzionale, più coinvolgimento dei cittadini nella cura dei beni comuni, più formazione ed educazione nelle scuole, nelle famiglie e nelle parrocchie, più bonifiche, più lotta serrata alle discariche a cielo, più pulizia ai bordi delle strade, più controlli in merito alla pulizia dei terreni incolti da parte dei privati, più coerenza in scelte politiche e amministrative. I comportamenti criminali, poi, attecchiscono su un corpo sociale che non riesce a dotarsi dei necessari anticorpi. E questa è una colpa generalizzata, di tutti e di ciascuno”.

FIDUCIA E SPERANZA. “Non smetteremo – chiude il documento - di combattere insieme alle istituzioni perché la speranza e la fiducia restino ben piantate nel cuore delle persone. Continueremo a fare la nostra parte per la costruzione di cammini concreti, affinché ciascuno si senta corresponsabile del bene comune. Solo insieme e con il contributo di tutti è possibile non rassegnarsi e continuare a sperare che la nostra regione torni ad essere davvero Campania felix”.

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