Torre Annunziata. Tentata estorsione di 300 euro ai danni di un fruttivendolo di via Plinio: in manette M.S., 46 anni, insegnante residente in via Schiti, quartiere industriale di Rovigliano. L’arresto ad opera dei carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia oplontina, agli ordini del comandante Andrea Rapone.

IL ‘TRUCCO’. “Sono un carabiniere. Paga il debito che avevi col mio vecchio padre, altrimenti chiudi il tuo negozio”. Questo il ‘trucco’ usato dall’insegnante, per provare ad estorcere 300 euro al titolare del negozio di frutta e verdura. La donna, per rendere la “scenetta” verosimile, avrebbe anche esibito un falso tesserino di riconoscimento comprato da un ambulante.

IL PROCESSO. Denunciata dall’imprenditore, l’insegnante, dopo l’arresto, è finita sotto processo. Il pm del Tribunale di Torre Annunziata aveva chiesto per M.S. la misura dei domiciliari. Difesa dall’avvocato Luigi Servillo, l’insegnante 46enne se l’è invece “cavata” con l’obbligo di presentazione alla p.g.  

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