Attaccato ad un respiratore automatico per vivere rischia di morire quando sta per spegnersi. Salvatore, paziente di 52 anni di San Giuseppe Vesuviano, salvato dai dipendenti Eav. "Accade al deposito Eav di Galileo Ferraris ! Una brutta storia a lieto fine" racconta il presidente Umberto de Gregorio. 

Salvatore, accompagnato dalla moglie Maria, ha Napoli vive un'emergenza. Momenti difficili nei quali bisogna intervenire in fretta. Salvatore ha gravi patologie ed è legato ad un respiratore automatico, che se staccato avrebbe messo fine alla sua vita. Arriva una chiamata dalla portineria, un pulmino adibito al trasporto disabili della Misericordia di Torre Annunziata. 

"L’autista aveva chiesto ad alcune attività limitrofe l’uso di energia, ma gli era stato negato, arriva quindi in Eav a Ferraris e prontamente abbiamo recuperato una prolunga  per dare corrente all’apparato che stava per spegnersi" dice de Gregorio.  Questione di minuti. Il respiratore riparte, la vita di Salvatore ormai appesa ad un filo riprende a sorridergli.

"Rimane il forte spavento, ma nello stesso tempo la fierezza e la commozione  per aver dato anche se con un gesto semplice il sorriso ad una vita appesa ad un filo. Come si può negare un pò di energia elettrica ad una persona bisognosa d’aiuto? Eppure qualcuno lo aveva fatto" continua de Gregorio. Salvatore, persona fantastica, riesce a farsi capire  grazie alla moglie, ringrazia, chiede un po d’acqua e gli viene offerto anche il caffè. "Complimenti a Mimmo ed agli amici del deposito gomma di Galileo Ferraris" dice il presidente.

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