La legalità inizia sui banchi di scuola. Un’altra tappa per i giovani studenti di San Giorgio a Cremano che, nell’istituto comprensivo De Filippo, hanno avuto ospite il magistrato Maurizio Carbone, segretario dell’Associazione nazionale magistrati e sostituto procuratore della Repubblica presso la procura di Taranto.

Dopo l’incontro nelle scuole superiori con i magistrati Diego Marmo e Giovandomenico Lepore e l’avvio di Radio Paolino, la radio della legalità fatta dai giovani per i giovani, si è intensificato il ‘Percorso di Legalità’ che si svolge in città con i giovani studenti per renderli sempre più consapevoli del senso civico e del rispetto delle leggi. Presente il sindaco Giorgio Zinno, l'assessore alla scuola Michele Carbone e Francesco Langella. La presenza contemporanea delle istituzioni Giustizia, Comune e Scuola ha creato uno stimolante connubio che ha interessato molto i ragazzi.

Si è parlato di Costituzione, dell’attività dei magistrati, delle forze dell’ordine e dei principi che regolano il vivere civile per innescare sempre più un circolo virtuoso di buone pratiche e rispetto delle regole. “Ritengo questi incontri sempre momenti importanti per avvicinarsi ai ragazzi ai cui occhi certe Istituzioni sembrano lontane - ha dichiarato il Procuratore - sono figlio di insegnanti e capisco benissimo l’importanza della scuola e la funzione degli insegnanti nell’educarvi e darvi le nozioni di legalità necessarie alla formazione della coscienza civile. Il collega Tonino Caponnetto diceva che la mafia teme molto di più la scuola che il carcere perché si nutre dell’ignoranza delle persone”.

Il pm ha sottolineato che la lotta alla mafia è diventata più impegnativa avendo realizzato un cambio di strategia. Non più le bombe ma attacco alla credibilità delle istituzioni sfruttando i luoghi comuni, e ha spiegato che il sistema giustizia assicura il principio dell’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, sia che si tratti di un potente che di un semplice povero immigrato. Il magistrato ha, infine, affermato che bisogna rispettare le leggi a prescindere dalle sanzioni che esse prevedono e che il nostro sistema costituzionale offre la garanzia che non potranno essere varate leggi contrarie alla carta costituzionale.


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