Aperta al pubblico da oggi  una nuova sala in Villa Bruno,  la seconda, che prende il nome di “Sala Massimino” e  si aggiunge a quella esistente già contenente  oggetti  arredi e  ricordi del grande artista Massimo Troisi .

E’ stata concessa dall’Amministrazione  per esporre e arricchire il materie che faceva parte della vita  di  Massimo Troisi e per dare  nuovo spazio concepito come un “salotto culturale”,  provvisto di un palchetto dove possono esibirsi ma soprattutto incontrarsi o confrontarsi  artisti, scrittori, attori e appassionati per  mostrare il proprio talento o presentare le proprie opere, siano esse teatrali, cinematografiche o musicali.

L’evento si realizza proprio come Troisi  aveva desiderato fin dai  primi passi del suo percorso  artistico e lo dimostra uno  scritto da lui inviato nel 1974 all’ allora sindaco della città  e attualmente gelosamente posto  in esposizione nella nuova sala,  in cui chiedeva  di avere uno spazio pubblico dove gli artisti potessero incontrarsi, parlare o esibirsi, proprio come faceva a casa sua  con i suoi amici a cui apriva sempre la porta.

Da ieri quindi la nuova sala ha preso vita e il desiderio di Massimo ha visto la sua migliore  realizzazione  concessa in comodato e  nata dalla sinergia tra l’Ente e l’associazione “A Casa di Massimo Troisi ”, presieduta dal fratello Luigi Troisi  che intende ricordare Massimo in maniera permanente.

Tante le foto  dei suoi amici ma anche di Troisi  fin da  bambino , che abbelliscono le pareti . Una galleria di ritratti  che partono dalla sua infanzia , che mostrano  momenti della vita privata di Massimo e dei suoi amici artisti  teatrali fin dalla “Smorfia”  e cinematografici che hanno lavorato con lui  nonché un collage di foto dei vari film , e che il fratello ha chiamato: “Una Vita in foto”.

“Fin dal 2015 siamo qui come Associazione  a Casa  di Massimo Troisi   – fa sapere  Maria Falbo  la vice presidente dell’Associazione -   Tanti anni che hanno visto passare tante persone da ogni parte d’Italia e del mondo perché Massimo è amato dappertutto e forse a distanza di 29 anni ancora di più perché  il suo modo di ridere la sua genialità e la vita con gentilezza e ironia oggi non c’è da nessuna parte e quindi le persone si vogliono ritrovare in lui. Qui è come se ci fosse un distacco completo dalla vita quotidiana un tornare indietro nel tempo e ci si ritrova in quella umanità che aveva Massimo a casa sua con gli amici. Lui non è stato un attore è stato se stesso e la sua genialità è proprio questa . Abbiamo voluto riprodurre quella atmosfera e quello spirito in maniera  assolutamente gratuita perché Massimo non aveva mai voluto mercificare la sua immagine anzi ha fatto tante opere di generosità.   Qui – continua Maria Falbo -  abbiamo anche la possibilità di trasferire la conoscenza dell’artista ai ragazzi e lo faremo durante le settimane con appuntamenti con le varie scuole cercando di far conoscere questa figura che era non solo del territorio  ma internazionale. Il tempo passa e le nuove generazioni possono non conoscere Massimo.  Da una parte  c’è l’esposizione e dall’altra c’è questo altro spazio che dedichiamo a chi vuole costruire un momento artistico”.

“A Casa di Massimo” è visitabile  ogni sabato e domenica, dalle 11.00 alle 13.00 e su prenotazione al 339 282 55 39 chiedendo della vicepresidente, Prof. Maria Falbo.

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