San Giorgio a Cremano. Business dei loculi cimiteriali, tre arresti
Ai domiciliari anche un colonnello della Polizia Municipale
13-04-2018 | di Claudio Di Giorgio

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Tre arresti ieri mattina a San Giorgio a Cremano, nell’ambito di un’inchiesta tesa a far luce sul business dei loculi cimiteriali.
In manette sono finiti due dipendenti della ditta Zeus che gestisce da anni l’attività cimiteriale e il colonnello della Polizia municipale responsabile all'epoca della Polizia mortuaria.
Al momento i tre sono agli arresti domiciliari. Agli arrestati, ognuno per la propria parte verrebbe contestato il business dei loculi al cimitero di San Giorgio a Cremano, l'esecuzione di lavori edili senza permesso e il trasferimento di ossa non rispettando il regolamento.
Abusi e truffe nella sepoltura dei defunti che avrebbero procurato ai soggetti arrestati ingenti affari . Per i tre si ravvisano i reati di concussione, corruzione e truffa ai danni dello Stato, e per il Colonnello della polizia municipale falso in atto pubblico.
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Una delle operazioni che venivano eseguite dai soggetti accusati sembra fosse la moltiplicazione dei loculi per cui da tre loculi originari ne venivano ricavati undici ed i resti dei defunti venivano spostati all’ossario. Anche i defunti diventano involontario strumento di arricchimento illecito e a questo punto insinua nei parenti il dubbio che in quel loculo davanti al quale ci si reca per pregare vi siano effettivamente i resti mortali dei propri cari.
A svolgere le indagini, in questi mesi, i carabinieri della stazione di San Giorgio a Cremano, coordinati dal Comandante Gerardo Avolio. "Sono in attesa di ricevere notizie ufficiali in merito alla non chiara vicenda che ha portato all'emissione di tre provvedimenti di custodia cautelare per una presunta compravendita di loculi nel cimitero comunale, avvenuta negli scorsi anni - commenta il sindaco Giorgio Zinno - Quanto riportato finora dai giornali mi procura comunque amarezza poichè le ipotesi di reato riguardano episodi che denoterebbero profonde mancanze di rispetto nei confronti di nostri concittadini defunti e delle loro famiglie. Quando il quadro della situazione sarà meglio definito prenderemo gli opportuni provvedimenti del caso. Ribadisco la massima fiducia nella magistratura e nelle forze dell'ordine e resto in attesa che emergano ulteriori elementi".
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