San Giorgio a Cremano. Si è svolto oggi il consiglio comunale con all'ordine del giorno temi importanti quali: l'approvazione dell'equilibrio di bilancio e il voto circa la dichiarazione di pubblica utilità sulla possibilità di ospitare all'interno del cimitero cittadino un forno crematorio di ultima generazione, a impatto ambientale zero sul territorio e senza nessun rischio per la salute.

La seduta si è aperta con un minuto di silenzio per ricordare le vittime di Nizza e la strage dei treni in Puglia. Subito dopo è stato votato l'equilibrio di bilancio. Un bilancio ancora più sano rispetto allo scorso anno - così la maggioranza - nonostante i continui tagli da parte del Governo Centrale. Si tratta del "risultato di una programmazione economica messa in campo dal'amministrazione, guidata dal sindaco Giorgio Zinno, e basata sulla spending review, pur lasciando intatti i servizi al cittadino".   

Rispetto all'argomento "forno crematorio": ascoltate le posizioni, anche critiche, la maggioranza aveva deciso per un rinvio della discussione, portando il tema all'attenzione dei capigruppo (che all'unanimità aveva messo questo punto all'ordine del giorno). La seduta però si è sciolta per mancanza di numero legale, anche con l'uscita della maggioranza dall'aula, successivamente alla decisione del Movimento 5 stelle di sospendere il confronto democratico avviato.

"Il  progetto di realizzazione di un forno crematorio nel cimitero di San Giorgio a Cremano - spiega il sindaco Giorgio Zinno - rappresenta una reale opportunità per la nostra città e rientra nel programma elettorale che il 65 % dei sangiorgesi ha votato l'anno scorso. La realizzazione di questo impianto attraverso un project financing  ricopre un'importanza strategica per la città, dal momento che dalla sua realizzazione derivano vantaggi economici per le casse del comune e sociali per la collettività, a costo zero per l'ente. Attraverso questo progetto potremo mettere a bando ben 775 loculi al prezzo massimo di 3.000 euro l'uno; loculi che andranno ad alleviare una condizione di sofferenza dovuta alle molteplici richieste di nicchie per i defunti e alla scarsità dell'offerta attuale. In secondo luogo l'ente introiterebbe circa 200 mila euro l'anno, derivanti dalla percentuale sulle operazioni di cremazione che coinvolgerebbero tutti i territori della provincia di Napoli e dai diritti diretti e indiretti sull'attività".  

"E' chiaro - ha precisato  poi il sindaco in aula - che rispetto all'impatto ambientale, già in sede di presentazione della proposta da parte del privato interessato ad investire nella nostra città, abbiamo chiesto alcune rassicurazioni supportate da analisi e dichiarazioni secondo cui l'impianto non avrebbe alcun effetto nocivo sulla popolazione, essendo di ultima generazione e non emettendo quindi alcun gas pericoloso per la salute. Tale progetto è stato già verificato dai tecnici comunali e quindi approvato. Tuttavia non ci fermeremo qui e il passo successivo sarà quello di verificare ulteriormente e in maniera molto approfondita le veridicità di queste prime rassicurazioni. Come vuole la normativa infatti, a seguito della decisione sulla pubblica utilità convocheremo un tavolo congiunto con Arpac, Asl e Sovrintendenza al fine di chiarire tutti i punti necessari a garantire l'assoluta innocuità della struttura e della sua attività in città. Poi, solo successivamente si procederà alla gara d'appalto per verificare le eventuali offerte migliorative sotto l'aspetto ambientale ed economico". 

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