Si è tenuta nella sala della Fonderia di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, il convegno organizzato dal Partito Democratico locale per discutere di Reddito alimentare.

Una occasione che ha riunito sul palco della sala personalità della politica nazionale e locale per affrontare l’argomento divenuto ormai negli anni sempre più pregnante a causa delle necessità alimentari sempre maggiori delle popolazioni in crescita nel mondo ma anche nelle aree metropolitane della nostra Nazione mediante la riduzione dello spreco alimentare attraverso la gestione delle eccedenze con azioni di solidarietà sociale in quanto aiuto concreto a chi si trova in condizioni di povertà assoluta . L’iniziativa offrirà ai bisognosi non solo cibo, ma anche dignità e supporto nella loro quotidianità.

Gli aventi diritto saranno coloro che sono inclusi nelle liste delle Organizzazioni dei vari programmi di assistenza o che siano segnalati dai servizi sociali territoriali o siano inclusi nelle liste delle Organizzazioni partner Territoriali del programma FEAD e che ammontano a circa 3 milioni di persone in Italia.

Dell’argomento hanno discusso con Giorgio Zinno Sindaco di San Giorgio, tra gli altri, Leonardo Cecchi, Leonardo Impegno, Teresa Armato, Bruno Fiola e Mario Casillo.

Leonardo Impegno ha illustrato le caratteristiche della iniziativa legislativa spiegando che sono stati approvati i progetti di Reddito alimentare presentati dai Comuni capoluogo delle città metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo e dichiarati ammissibili al finanziamento.

Una iniziativa di cui si pregia con soddisfazione il PD che l’ha voluta fortemente considerandola una svolta nella lotta contro la povertà e lo spreco alimentare in Italia ed è stata inserita nella legge di bilancio 2023.

Il bonus alimentare prevede la distribuzione gratuita di prodotti invenduti dei negozi della grande distribuzione alimentare, in quanto non idonei alla vendita, ad esempio a causa delle confezioni rovinate o perché prossimi alla scadenza. Tale iniziativa contribuisce così a ridurre drasticamente lo spreco alimentare. Per le persone non autosufficienti, come gli anziani o i disabili, è prevista la consegna diretta a domicilio.

Insomma un progetto che diventa sperimentazione e che vedrà il coinvolgimento di soggetti pubblici o Enti del Terzo settore, già attivi nell’ambito dell’assistenza alimentare.

Saranno i Comuni e le Città Metropolitane, che emaneranno le direttive necessarie sulle modalità di accesso a questo importante sostegno Il programma si prefigge di estendere il suo impatto su scala nazionale, garantirà un aiuto sostanziale e continuativo alle fasce più vulnerabili della popolazione.

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