San Giorgio a Cremano, protocollo di sicurezza per i pasti nelle scuole
Convenzione tra scuole, Comune, Università, Asl e la ditta. Zinno: “Bimbi felici e genitori soddisfatti”
15-04-2016 | di Claudio Di Giorgio

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Sempre più sicuri i pasti dei piccoli scolari di San Giorgio a Cremano. I rappresentanti del dipartimento di Sanità pubblica dell’Università Federico II, della ditta EP fornitrice dei pasti a tutte le scuole, dirigenti ASL e dell’Istituto comprensivo Noschese con l’assessore all’istruzione Michele Carbone e il Sindaco Giorgio Zinno, hanno incontrato a Villa Bruno, insegnanti e genitori degli alunni per presentare la nuova modalità di somministrazione dei pasti nelle scuole, lo scodellamento.
Dunque stop alle vaschette e preconfezionati a titolo sperimentale nel solo Istituto Noschese fino a settembre. San Giorgio diventa così comune all’avanguardia che ha stretto accordi per una convenzione con il Dipartimento di Sanità Pubblica e per una sinergia con la ditta aggiudicataria della fornitura, per il perfezionamento dei controlli sulla sicurezza alimentare e sulla conformità degli adempimenti previsti dal capitolato.
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“San Giorgio è un comune fortemente impegnato nel servizio di refezione scolastica – fa sapere la dottoressa Carmela Vallone – sia perché ha fatto un capitolato importante sia perché ha investito nel controllo del capitolato”. Il Dipartimento di Sanità Pubblica effettuerà 4 controlli al mese improvvisi al centro cottura della ditta a via Rubinacci e 2 controlli al mese presso il terminale di cottura, la scuola. L’ASL provvederà poi al controllo del menù, si confronterà con l’Ente e con la tecnologa dell’EP.
Oltre i genitori che hanno espresso il loro giudizio positivo sulla nuova modalità di somministrazione, anche quello del sindaco Zinno che ha sottolineato come tutto questo porti a una maggiore socializzazione e dia una dimensione familiare al delicato momento del pasto. In questo modo, ha spiegato il primo cittadino “avremo bambini più felici e genitori più soddisfatti". Le pietanze vengono servite in piatti biodegradabili e quindi garantendo così anche il rispetto dell'ambiente e un risparmio all'Ente sulla raccolta differenziata.
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