Le Ville e le Chiese del 700 sangiorgese non finiscono mai di stupire. Sedici dipinti risalenti al periodo compreso tra il XVII e il XIX secolo, sono stati rinvenuti e rimossi dall’interno di caveau del Comune, di Villa Bruno e di Chiese del territorio cittadino ove erano depositati da molti decenni e sono stati riportati alla luce per essere esposti al “piano nobile” della medesima “villa Bruno” in una mostra  di grande valore storico artistico denominata “L’arte Ritrovata – La Bellezza Del Divino”.

La cerimonia ufficiale di inaugurazione della mostra ha visto la presenza di illustri personalità del panorama istituzionale e culturale . Con il Sindaco Giorgio Zinno e il Vice sindaco e assessore alla  Cultura Pietro De Martino ,  il Prefetto di Napoli Michele Di Bari; il Professore  Ordinario di Storia dell’arte moderna dell’università degli Studi  dell’Insubria  Andrea Spiriti, il Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo,  il Presidente dell’Ente Ville vesuviane Gennaro Miranda.

L’esposizione rappresenta l’epilogo di un profondo impegno da parte dell’amministrazione per riportare in vita , dopo un approfondito lavoro di ripristino autorizzato dalla Soprintendenza, opere che appartengono alla comunità sangiorgese, per molti anni celate agli occhi del pubblico. “E’ stato un percorso complesso – ha dichiarato il Sindaco Giorgio Zinno -  intrapreso col chiaro obiettivo di  riscoprire la bellezza di  queste opere d’arte che appartengono a tutti noi ed aiutarci a ad interpretare il nostro passato e la nostra storia, perché l’arte non  deve  essere un privilegio per pochi ma un  bene condiviso capace di narrare storie e  tramandare valori e contribuire a valorizzare l’identità culturale del  territorio e una esperienza di arricchimento e conoscenza

Le  opere della mostra  esposte sotto la didascalia “ L’arte ritrovata – la bellezza del divino “ infatti ,  incarnano prevalentemente  lo spirito religioso e la spiritualità locale  dell’epoca, e le cui immagini mostrano scene  capolavori  dell’arte sacra  come nel dipinto devozionale in cui il  volto della Vergine  addolorata  esprime  una intensa sofferenza  umana e materna, o il dipinto del 17° secolo che rappresenta San Giorgio divenuto poi Santo Patrono del territorio.    L’arte pittorica in quei secoli  infatti era il principale strumento per comunicare idee  e aveva la capacità di penetrare nelle coscienze, e comunicare ai cittadini  messaggi religiosi e di coscienza;

Notevole l’impegno degli studiosi  nella ricerca e approfondimenti  delle attribuzioni e dei temi rappresentati e le relative datazioni, nonché gli interventi tecnici di restauro di somma urgenza come  telai di sostegno, lacerazioni perdita di pellicola pittorica, alterazione di vecchie vernici , e  per garantire l’integrità delle opere  per troppo tempo abbandonate e/o dimenticate e la loro  conservazione che ora permettono di essere apprezzate in tutta la loro bellezza. 

Così il Vice Sindaco Pietro De Martino  “Siamo certi che questa esposizione saprà offrire a ciascun visitatore un’esperienza di arricchimento e conoscenza, rinnovando quel dialogo tra passato e presente che rende viva e autentica la nostra storia comune”

E’ stato curato, inoltre redatto un  elegante  catalogo  che è stato donato in omaggio ai visitatori della mostra.     

La mostra   sarà   aperta alla città e visitabile fino al  al 30 giugno 2025. Inquadrando il QR CODE, sarà possibile conoscere i giorni e gli orari di apertura, nonché scaricare il catalogo in formato digitale. Durante la visita, ciascuna opera sarà corredata di un QR CODE per l’accesso all’audioguida, realizzata con il supporto degli attori Alfonso Postiglione, Daniela Ioia, Gioia Miale e Massimo De Matteo. 

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