San Giorgio a Cremano. Tornano alla luce 16 opere d’arte
Dai caveau di ville e chiese, erano finite nel dimenticatoio per decenni: ora il ritorno all’esposizione
01-03-2025 | di Claudio Di Giorgio
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Le Ville e le Chiese del 700 sangiorgese non finiscono mai di stupire. Sedici dipinti risalenti al periodo compreso tra il XVII e il XIX secolo, sono stati rinvenuti e rimossi dall’interno di caveau del Comune, di Villa Bruno e di Chiese del territorio cittadino ove erano depositati da molti decenni e sono stati riportati alla luce per essere esposti al “piano nobile” della medesima “villa Bruno” in una mostra di grande valore storico artistico denominata “L’arte Ritrovata – La Bellezza Del Divino”.
La cerimonia ufficiale di inaugurazione della mostra ha visto la presenza di illustri personalità del panorama istituzionale e culturale . Con il Sindaco Giorgio Zinno e il Vice sindaco e assessore alla Cultura Pietro De Martino , il Prefetto di Napoli Michele Di Bari; il Professore Ordinario di Storia dell’arte moderna dell’università degli Studi dell’Insubria Andrea Spiriti, il Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo, il Presidente dell’Ente Ville vesuviane Gennaro Miranda.
L’esposizione rappresenta l’epilogo di un profondo impegno da parte dell’amministrazione per riportare in vita , dopo un approfondito lavoro di ripristino autorizzato dalla Soprintendenza, opere che appartengono alla comunità sangiorgese, per molti anni celate agli occhi del pubblico. “E’ stato un percorso complesso – ha dichiarato il Sindaco Giorgio Zinno - intrapreso col chiaro obiettivo di riscoprire la bellezza di queste opere d’arte che appartengono a tutti noi ed aiutarci a ad interpretare il nostro passato e la nostra storia, perché l’arte non deve essere un privilegio per pochi ma un bene condiviso capace di narrare storie e tramandare valori e contribuire a valorizzare l’identità culturale del territorio e una esperienza di arricchimento e conoscenza
Le opere della mostra esposte sotto la didascalia “ L’arte ritrovata – la bellezza del divino “ infatti , incarnano prevalentemente lo spirito religioso e la spiritualità locale dell’epoca, e le cui immagini mostrano scene capolavori dell’arte sacra come nel dipinto devozionale in cui il volto della Vergine addolorata esprime una intensa sofferenza umana e materna, o il dipinto del 17° secolo che rappresenta San Giorgio divenuto poi Santo Patrono del territorio. L’arte pittorica in quei secoli infatti era il principale strumento per comunicare idee e aveva la capacità di penetrare nelle coscienze, e comunicare ai cittadini messaggi religiosi e di coscienza;
Notevole l’impegno degli studiosi nella ricerca e approfondimenti delle attribuzioni e dei temi rappresentati e le relative datazioni, nonché gli interventi tecnici di restauro di somma urgenza come telai di sostegno, lacerazioni perdita di pellicola pittorica, alterazione di vecchie vernici , e per garantire l’integrità delle opere per troppo tempo abbandonate e/o dimenticate e la loro conservazione che ora permettono di essere apprezzate in tutta la loro bellezza.
Così il Vice Sindaco Pietro De Martino “Siamo certi che questa esposizione saprà offrire a ciascun visitatore un’esperienza di arricchimento e conoscenza, rinnovando quel dialogo tra passato e presente che rende viva e autentica la nostra storia comune”
E’ stato curato, inoltre redatto un elegante catalogo che è stato donato in omaggio ai visitatori della mostra.
La mostra sarà aperta alla città e visitabile fino al al 30 giugno 2025. Inquadrando il QR CODE, sarà possibile conoscere i giorni e gli orari di apertura, nonché scaricare il catalogo in formato digitale. Durante la visita, ciascuna opera sarà corredata di un QR CODE per l’accesso all’audioguida, realizzata con il supporto degli attori Alfonso Postiglione, Daniela Ioia, Gioia Miale e Massimo De Matteo.
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