“Sono tornato per te”. E’ il titolo del libro di Lorenzo Marone, edito da EINAUDI presentato  al numeroso pubblico della Biblioteca Comunale di San Giorgio a Cremano  in Villa Bruno. Un  titolo che  potrebbe semplicisticamente apparire già come specchio del testo  ma non è così perché  invece  il libro racchiude  la narrazione  intensa e attraente su una serie di personaggi con le loro storie che creano nel lettore attese  e che vengono confermate  quando  si  immerge  nella lettura degli  avvenimenti  raccontati decidendo di lasciare l’opera solo alla fine.

Un titolo dunque solo apparentemente  banale, riferito invece a un racconto che contiene la descrizione di  fatti storici e personaggi che prendono vita nel periodo che attraversa gli anni 30 a cominciare dall’amore  di   Cono  per Serenella  conosciutisi  fin da quando erano  adolescenti  e che vivono il  loro semplice e grande amore  aspettando  il momento di sposarsi. E’ la storia passionale di due ragazzi, del loro  grande e  intenso amore, due  giovani del sud  di modesta condizione sociale  che si muovono nella  difficile e problematica   realtà   socio politica del tempo in una ambientazione geograficamente poco  quotata del  paesaggio tra Campania e Basilicata .  E  tra loro c’è Romano l’arrogante    figlio del Podestà locale,  personaggio   tipico di alcune  autorità  del periodo fascista , abituato   alla prepotenza  della  posizione  in quegli anni   difficili .

Molto  ben descritti  dall’autore  sono gli eventi che hanno interessato i due personaggi principali  uno dei quali CONO , 24 anni,   parte  per il servizio militare ma viene poco dopo a trovarsi nei  gravi fatti scaturiti  dall’8 settembre ,  prigioniero dei tedeschi  e  deportato  in Germania .  Nello svilupparsi di questa storia l’autore racconta che   ci sono gli spunti avuti dai nonni ,  dalle loro storie   di vita, di guerra ,  di prigionieri,  e di fatti realmente accaduti ,  tra cui  uomini  costretti dai loro aguzzini a combattere nel campo di concentramento per il loro divertimento .

E’ nel  drammatico periodo della prigionia  che  tra i  compagni  della stessa condizione  CONO conosce   un compagno  dal grande cuore e con una grande  capacità nel tirare di boxe. Fu per questa amicizia  e attraverso questa amicizia e questa peculiarità , definiamola sportiva , che CONO , pur se con le nocche  consumate  pur  sporco   di  sudore e  fango supera  tante situazioni difficili nonostante gli orrori di un mondo  cui  assistevano i  suoi occhi giorno dopo  giorno   mettendolo   alla prova,  lui ,  uomo buono  semplice e romantico  che riusciva a sopravvivere  e che diventava pian piano quasi   simbolo di  un orgoglio Italiano e rispettoso delle sue  radici .

Appare così nell’opera di Marone  la vera  personalità di CONO  che  disegna  un ragazzo che difende la propria vita e il suo  amore per Serenella ,  utilizzando la sua grande capacità di tirare di  a pugni  ,  per tornare da lei  che lo aspetta.

Racconto intrigante per le circostanze dei fatti , per la realtà della guerra, per  le descrizioni ambientali,  racconto di un  grande amore e  commovente per la  irrinunciabilità di un sentimento, quello che Cono prova per Serenella ,  l’amore di un ragazzo che  rimane forte immutato  anche facendo a pugni  nel difendere  la propria vita  per  poter tornare e donarla alla  sua donna  , passando attraverso  gli orrori che lo mettono alla prova.  

  C’è tutto in questa storia   che attrae , l’amore, la passione, il desiderio , l’attesa , il pianto , il dolore , la sofferenza, la tristezza ,  l’inferno  ma anche la soddisfazione ,   la forza  in  un continuo altalenarsi di sensazioni , di storie e di emozioni diverse che trascinano infine a una  commozione  liberatoria .

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