Si è tenuta ieri una giornata di studio nella scuola superiore di San Giorgio a Cremano intitolata a Rocco Scotellaro dal titolo “Scotellaro oltre Scotellaro”. Una cerimonia che ha unito con un filo immaginario questa grande eccellenza culturale e umana con ben tre città del meridione. Tricarico, dove era nato nel 1923; Portici, dove aveva trascorso gran parte della sua breve vita; e San Giorgio a Cremano.

Al termine è stata scoperta sul muro esterno della scuola una targa intitolata a Rocco Scotellaro, a sessantotto anni dalla morte, avvenuta prematuramente a Portici, il 15 dicembre 1953, così che si è tornati a parlare dopo molti anni del trentenne scrittore, poeta contadino e politico lucano che nulla ha tralasciato nella sua breve vita per i diritti del popolo meridionale, soprattutto quelli del popolo agrario.

L'evento, organizzato dall'amministrazione guidata dal Sindaco Giorgio Zinno, attraverso l'Assessore Pietro De Martino, si è posta l'obiettivo di raccontare alla comunità sangiorgese, soprattutto alle nuove generazioni, chi era questo intellettuale illuminato, morto prematuramente a 30 anni, dopo aver vissuto gran parte della sua vita nelle città vesuviane.

Una mattinata ricca di emozioni e di profondi contenuti, grazie alla presenza della Prof.ssa Giuseppina Scognamiglio, docente dell'Università Federico II di Napoli, alla cugina di Rocco Scotellaro, Rosaria Toneatto, ai rappresentanti dell'Ass. "Rocco Scotellaro", a Mario Esposito, presidente del Premio Penisola Sorrentina e al vicesindaco di Tricarico Matteo Martelli.

Un incontro reso ancor più coinvolgente dalla presenza dei giovani studenti dell'Istituto che hanno letto brevi versi scritti da Scoltellaro. Proprio sul popolo della civiltà contadina Scotellaro effettuò ricerche e studi sociologici, sulla sua cultura e sulle condizioni di vita delle popolazioni del sud descrivendo il variegato mondo della civiltà contadina fatto di dolore e sconforto, ma anche carico di voglia di riscatto e di “risveglio politico”.

Quella di Scotellaro è la storia di una persona speciale, nata in quelle terre del sud Italia dalle quali, nel secondo dopoguerra, non si immaginava potessero essere generati personaggi di alto profilo morale e culturale, come Scotellaro. Egli infatti ben conosceva il dramma dei contadini meridionali avendo vissuto l'infanzia e lunghi anni dell'età adulta in un centro rurale, dove conobbe la situazione disumana in cui sopravviveva la civiltà contadina per cui decise di iniziare un'intensa attività sindacale divenendo anche sindaco di Tricarico. Incontrò Manlio Rossi Doria che egli indicò come suo mentore e da cui accettò un incarico all'Osservatorio Agrario di Portici, in cui poté compiere ricerche e studi sociologici, sulla cultura e sulle condizioni di vita delle popolazioni del sud.

"Con questa giornata e questa targa - ha spiegato il Sindaco Giorgio Zinno - intendiamo riportare alla mente di chiunque la guardi, la grandezza di quest' uomo e lasciare in eredità alle generazioni che verranno la conoscenza di questo personaggio dalle tante vite".

La dirigente scolastica, Marina Petrucci ha preannunciato una serie di eventi che partiranno il prossimo anno, in occasione del centenario della sua nascita.

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