San Giorgio, al via l’Ethnos festival delle multiculture
Il sindaco Zinno: “Dimostriamo che la città è presente negli eventi culturali importanti”
03-09-2015 | di Claudio Di Giorgio
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Nulla di più opportuno in questo delicato periodo socio economico dell'Italia e dell'Europa in cui la fa da padrone il fenomeno della migrazione di interi popoli. Gente che fugge dalla propria terra per salvare la vita abbandonando le proprie origini, tradizioni , culture, a volte anche i simboli più cari e cancellando in un attimo il trascorso di tutta una vita. Ed è proprio ora che opportunamente ritorna ETHNOS il Festival internazionale itinerante di musica etnica con i suoi venti anni di storia . E San Giorgio non smentisce la sua ormai consolidata tradizione di città della cultura e acquisisce ancora una volta la posizione di Comune capofila di questo straordinario evento che si svilupperà in sette territori dell'area vesuviana. La prima serata si svolgerà il 20 settembre nel bellissimo parco di Villa Vannucchi con il concerto di Evì Evàn e Moni Ovadia e uno stage di danze greche.
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Gli ingressi saranno gratuiti, ma per alcune manifestazioni sarà necessario prenotarsi. Un richiamo di pubblico nazionale e un successo che si è consolidato nel tempo per l'alta qualità degli artisti e per la varietà dei contenuti. “È una occasione per dimostrare che San Giorgio è presente negli eventi culturali più importanti - ha dichiarato il sindaco Giorgio Zinno - ed è il primo appuntamento altamente qualitativo che riporta la nostra città al centro di eventi culturali internazionali. Lo avevo annunciato nel mio programma e i cittadini ci tengono alla vocazione artistica della nostra città. Ho individuato Salvatore Petrilli con cui stiamo lavorando, quale responsabile della cultura e sono certo che oltre ad accorrere agli spettacoli e alle visite teatralizzate i cittadini daranno lustro con la loro presenza allo sforzo che stiamo facendo per esaltare e diffondere il nostro patrimonio e le immense potenzialità che possediamo”.
È un difficile momento storico quello che si vive e San Giorgio diventa ponte tra culture tradizioni e credo diversi non lasciandosi sfuggire l'opportunità di valorizzare il territorio con le sue ville settecentesche e i parchi storici restaurati richiamando notevoli flussi turistici.
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