San Giorgio a Cremano - Contrasto alla povertà. Fino a 400 euro al mese per le famiglie in difficoltà e percorsi di formazione e di inclusione lavorativa. L'amministrazione guidata dal sindaco Giorgio Zinno rende noto che da domani 2 settembre, anche i cittadini di San Giorgio a Cremano potranno accedere al beneficio economico, attraverso il sostegno per l'inclusione attiva messo a disposizione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. In particolare gli interventi di attivazione sociale e lavorativa saranno individuati dai Servizi Sociali dell'Ambito Territoriale 28 (San Giorgio e San Sebastiano), guidato dall'assessore Giovanni Marino, in rete con gli altri servizi del territorio (i centri per l'impiego, i servizi sanitari, le scuole) e con i soggetti del terzo settore.

La domanda deve essere presentata presso l'ufficio Servizi Sociali del comune di San Giorgio a Cremano, in via Lanzara. Il modulo è scaricabile sul sito istituzionale al seguente indirizzo:http://www.e-cremano.it/cda/files/16/20/30/ALBOPRETORIO_FILE_162030.pdf, dove si trovano anche i requisiti necessari per accedere al contributo.

Tra questi:

- avere un ISEE inferiore o uguale a 3mila euro;

- avere nel proprio nucleo familiare almeno un componente minorenne o di un figlio disabile, o di una donna in stato di gravidanza;

- non beneficiare di altri trattamenti economici rilevanti: (in pratica il valore complessivo di altri trattamenti economici eventualmente percepiti, di natura previdenziale,indennitaria e assistenziale, deve essere inferiore a euro 600 mensili);

- non beneficiare di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati;

"Questa misura è un provvedimento concreto a sostegno delle famiglie che potranno così pagare le bollette e provvedere alle loro esigenze primarie - spiega il sindaco - ma è anche un modo per favorire l'inclusione sociale, attraverso il sostegno attraverso la formazione e l'avvio al lavoro, condizione fondamentale per sentirsi parte attiva della nostra comunità. L'obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l'autonomia".

D'accordo anche Giovanni Marino: "E' una misura ponte che va oltre l'assistenzialismo. Con la formazione e l'avvio ad un'occupazione si aiutano le persone anche ad essere più consapevoli delle opportunità che la città mette a loro disposizione per vivere in maniera dignitosa"

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