La sede del Comune di San Giorgio a Cremano si arricchisce di una nuova opera pittorica. Una pittura a olio che rappresenta il Santo Protettore della città, San Giorgio che trafigge il Drago per liberare la principessa. L’opera è stata donata dalla famiglia dell’artista Cesare Caso all'Amministrazione con una sentita cerimonia nella sala del consiglio del Comune per realizzare quello che era stato il  desiderio dell’autore, coerente con il  sentimento d’amore per la propria città da cui si era allontanato alla fine degli anni '40.

Nato a San Giorgio nel lontano 1903, Cesare Caso alla fine degli anni '40, pur lontano, sentiva forte l’esigenza di continuare a rappresentare nelle sue opere i luminosi e solitari spazi della sua amata terra per mantenerne egualmente vivo il ricordo e l’identità attraverso la pittura dei paesaggi vesuviani e dei luoghi che aveva vissuto da giovane dando spunto alle sue opere.

Si racconta che l’opera che rappresenta San Giorgio e il drago fu dipinta da Caso nel 1944 a San Giorgio mentre erano in atto i bombardamenti ed emana, come si nota, un'atmosfera fiabesca  e pacata suggerita dall’uso sapiente dei colori e nella rappresentazione delle immagini  che sembrano dare al dipinto uno splendore senza tempo.

Il quadro consegnato ufficialmente dalla figlia dell’artista Signora Maria Rosa Caso appositamente venuta da fuori città, vuole significare una vera e generosa condivisione  con la comunità sangiorgese ed è stato collocato in una sala del Comune dove fa bella mostra di se, suscitando negli osservatori emozione e dove rivivrà dopo 80 anni di rinnovata luce e interesse.

“Desidero ringraziare la Signora Maria Rosa Caso, figlia dell’artista, per la donazione dell’importante opera proprio quest'anno in cui cade l’ottantesimo anniversario della fermata della lava   dal Vesuvio e l’evento storico della seconda guerra mondiale -  fa sapere il Sindaco Giorgio Zinno – Un simbolo che rimanda al passato ma che auspica anche ottimismo e gioia per il futuro”.

Così il Vice Sindaco Pietro De Martino: “Con questa opera si intende valorizzare l’eccellenza dei luoghi e l’operato di uomini che hanno contribuito non poco a far crescere la nostra importante comunità . Questa opera arricchirà senza dubbio il nostro patrimonio culturale, conforterà le nostre anime e allieterà i nostri cuori” .

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