Ce ne vorrebbero molte  di più di “panchine letterarie”  per meglio  consentire ai cittadini di conoscere le storie  dei siti dove sono collocate.   Non è nuova l’idea di questa iniziativa sangiorgese  perché risulta abbastanza diffusa  sia  nel territorio nazionale , napoletano  in particolare,  e  perché no in  qualche  altra nazione.

Con gli studenti dell’Istituto Massaia il Sindaco Giorgio Zinno e il  vice Sindaco Pietro De Martino che da tempo stanno realizzando percorsi culturali integrati che coinvolgono la comunità  hanno inaugurato l’iniziativa  che è una di quelle tra le  più singolari e particolarmente apprezzate

Ogni panchina  infatti  racconta la storia del luogo dove è posizionata  e diventa non solo un oggetto di abbellimento  dell’arredo urbano  ma  suscita  curiosità nell’osservatore di passaggio  a piedi che si ferma a leggere ciò che è riportato. 

 Con testi semplici, scorrevoli, e assolutamente attraenti per l’interesse che suscitano attraverso leggende e  aneddoti storici cui sono legati i luoghi, e San Giorgio ne è ricca, si diffonde la cultura della conoscenza della propria città e delle proprie origini . 

 I testi  sono stati elaborati  con la collaborazione dell’ dell’Architetto Aldo Vella e dello storico Ernesto De Martino per la ricerca storica e oltre a diffondere dati storici  del luogo diffondono la storia  della città.

Al momento le panchine sono 12  installate in vari  punti del territorio comunale da nord a sud su: Corso Roma, via Cavalli di Bronzo, piazza Troisi, via Marconi, via Galante, via Tufarelli, via San Martino, via San Giorgio Vecchio, Largo Arso, via Luca Giordano, via De Gasperi, piazza Carlo di Borbone e via Manzoni, ma si prevede una loro ulteriore diffusione.

“Valorizziamo la nostra identita’ e abbelliamo il territorio. Siamo particolarmente orgogliosi di queste installazioni – ha detto il Sindaco Zinno - perché esse non sono solo abbellimenti di arredo urbano, ma elementi che identificano luoghi iconici della città ed evidenziano il rilievo culturale del territorio, esaltando il mito delle origini di San Giorgio a Cremano e la sua tipicità. Conoscere le origini del proprio luogo, la storia che custodisce, i fatti e i personaggi che hanno determinato svolte importanti per il territorio e la comunità, ha lo stesso straordinario valore che per un individuo conoscere i propri genitori. La conoscenza è una condizione indispensabile, sia per l’identità della comunità che per quella propria e personale. Valorizziamo il nostro territorio e sentiamoci orgogliosi di essere sangiorgesi.”

Ed ecco che anche  così la memoria  di un Paese diventa patrimonio di tutti e non verrà dimenticato.

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