San Giorgio, il libro di De Gennaro: un diario, un passato, un padre e figlio amato
Presentato a Villa Bruno
25-05-2023 | di Claudio Di Giorgio

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Continua l’ascesa del giovane scrittore Giovanni De Gennaro già noto per le sue opere che hanno trovato favorevole accoglienza presso i lettori. Presentato a Villa Bruno di San Giorgio a Cremano il suo romanzo “Il mio sguardo al di la del mare “ ben pensato e attraente per la particolare storia costruita con elementi interessanti , in primo luogo i protagonisti e poi l’ambientazione naturale. Un lavoro durato oltre quattro anni che coinvolge il lettore con una storia raccontata dall’autore con dedizione e passione. Fanno parte del racconto semplici ma fondamentali personaggi , Marta la giovane ragazza cilentana compagna d’infanzia che trova il diario e decide di consegnarlo a Gabriele, ora divenuto uomo di successo che vive a New York , il padre di Gabriele, Giovanni che annota puntualmente in quel diario, poi ritrovato , la storia della sua famiglia seguendo un filo conduttore lungo e complesso e di cui le pagine portano a galla un passato doloroso di tutti i protagonisti ma pieno di verità , tanti errori, amori, e soprattutto la complicità con il figlio Gabriele profondamente amato.
Un attento lavoro è stato fatto dall’autore sull’ambientazione degli eventi con descrizioni puntuali dei luoghi a partire dalla verde costa del Cilento , Punta Licosa con i suoi boschi i suoi cinghiali e la sua natura , il tipico paesino marinaro di San Marco con i suoi profumi e la casa al mare in cui i personaggi principali avevano trascorso gran parte della loro vita e delle loro storie e il mare , quel mare azzurro prepotente che fa da sfondo alla storia narrata nel diario ritrovato.
Infine il difficile rapporto tra i genitori di Gabriele e il loro matrimonio che finisce ma che torna nei pensieri di Giovanni , alimentati costantemente dall’amore profondo per il figlio Gabriele , per un figlio divenuto uomo che aumenta man mano l’interesse per le vicende . Una costruzione di eventi ben equilibrata per l'ambientazione e il susseguirsi dei fatti , in un contesto nel quale si sviluppano conflitti , tensioni, emozioni , commozioni e attrazioni ben trasmesse dai personaggi al lettore . Un libro che si fa leggere pur richiedendo tanta attenzione nel seguire il filo conduttore dei fatti in cui i personaggi attraversano i difficili momenti della loro vita e dei loro rapporti descritti comunque con dolcezza e sensibilità. Sono numerosi e brevi i dialoghi tra i personaggi le cui personalità lasciano intravedere con chiarezza lo sviluppo di tutta la storia dando il senso e l’idea narrativa dell’autore . Dall’opera emerge un turbinio di fatti vissuti e raccolti con puntualità in quel diario da Giovanni, il padre di Gabriele, attraverso la cui lettura si arriva a Gabriele divenuto uomo di successo che conoscerà infine la vera storia e i veri sentimenti che hanno attraversato cronologicamente la sua piccola famiglia. Tutto annotato nel diario da Giovanni, in solitaria, seduto spesso su uno scoglio di Punta Licosa ma con lo sguardo al di la del mare e da cui trasuda il profondo amore per quel figlio che desiderava tanto ma che la moglie non voleva dargli non sentendosene in grado . Ma poi Gabriele arrivò a colmare il vuoto che Giovanni aveva nel cuore , mentre la malattia “oscura” si portava via la mamma Anna. Molto realistiche pure le storie del rapporto di Giovanni con alcune donne che hanno attraversato la sua vita di solitudine una delle quali gli lascia fino alla fine una profonda impronta che però non chiude il cerchio della sua realtà. Era il suo innamoramento che lo riporta in parte alla vita con un rapporto profondo e sensuale molto ben descritto e ricco di particolari sensibili e attraenti . ……”Ti voglio bene papà ma voglio che la mia vita sia diversa dalla tua, non voglio accontentarmi …” dice Gabriele al padre, e Giovanni rimane solo. Il trascorrere inesorabile degli anni si porta via ciò che restava della loro felicità, lasciandolo nell’inedia con la sua malattia che avanza e nel ricordo della sua vita dolorosa mitigata dal ricordo del figlio Gabriele e della sua infanzia. Ed è proprio dalla lettura di quel diario che emerge un passato doloroso e i tanti errori di una vita e da cui Gabriele può meglio comprendere le scelte che ognuno aveva fatto fino a quel momento e capire chi fosse veramente suo padre. Sul palcoscenico della loro vita c’è però anche una barca quella che Giovanni aveva preparato da tempo nella loro casa di fronte al mare in attesa di farsi trasportare lontano con la quale Giovanni si avviò a navigare tra le immense onde del mare in tempesta.
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