Continua l’ascesa del giovane scrittore  Giovanni De Gennaro  già noto per le sue opere che hanno trovato favorevole accoglienza presso i lettori. Presentato a Villa Bruno di San Giorgio a Cremano  il  suo romanzo  “Il mio sguardo al di la del mare “ ben pensato e attraente per la particolare storia  costruita con  elementi interessanti , in primo luogo i  protagonisti e poi l’ambientazione naturale.  Un lavoro  durato oltre quattro anni che coinvolge  il lettore  con  una storia  raccontata dall’autore con  dedizione  e passione. Fanno parte del racconto  semplici ma fondamentali personaggi , Marta  la giovane  ragazza cilentana  compagna d’infanzia che trova il diario  e decide di consegnarlo a Gabriele, ora divenuto uomo di successo che vive a New York , il padre di Gabriele, Giovanni  che annota puntualmente in quel  diario, poi ritrovato , la storia della sua  famiglia seguendo  un filo conduttore lungo e complesso e di cui le pagine portano a galla  un passato doloroso di tutti i protagonisti  ma pieno di verità , tanti errori,  amori,  e  soprattutto la complicità con il  figlio Gabriele  profondamente amato. 

Un attento lavoro  è stato fatto dall’autore  sull’ambientazione degli eventi con  descrizioni  puntuali dei luoghi  a partire dalla verde  costa del Cilento ,  Punta Licosa  con i suoi boschi i suoi cinghiali e la sua natura , il tipico paesino marinaro di San Marco con i suoi profumi  e la casa al mare in cui i personaggi principali avevano trascorso gran parte della loro vita e delle loro storie  e il mare , quel mare  azzurro prepotente che fa da sfondo alla storia narrata nel  diario ritrovato.       

   Infine il difficile rapporto tra i genitori  di Gabriele  e il loro matrimonio che finisce ma che torna nei pensieri di Giovanni ,  alimentati costantemente  dall’amore profondo per il figlio Gabriele , per un figlio  divenuto uomo che aumenta man mano  l’interesse per le vicende .  Una costruzione di eventi ben equilibrata per  l'ambientazione  e il susseguirsi dei  fatti , in un  contesto nel quale si sviluppano conflitti , tensioni, emozioni ,   commozioni  e attrazioni  ben trasmesse dai  personaggi   al lettore . Un libro che si fa leggere pur richiedendo tanta attenzione nel  seguire il filo conduttore dei fatti  in cui i personaggi attraversano i difficili momenti  della loro vita e dei loro rapporti   descritti  comunque con dolcezza e sensibilità.       Sono  numerosi e  brevi i dialoghi  tra i personaggi  le  cui personalità lasciano  intravedere con chiarezza lo sviluppo di tutta la storia  dando il senso e l’idea narrativa dell’autore  .      Dall’opera  emerge un turbinio di fatti  vissuti e raccolti  con puntualità in quel  diario da Giovanni, il  padre di Gabriele, attraverso  la cui lettura si arriva a Gabriele divenuto uomo di successo  che conoscerà infine  la vera storia  e i veri sentimenti che hanno attraversato cronologicamente la sua piccola famiglia.  Tutto annotato nel diario da Giovanni, in solitaria,  seduto spesso  su uno scoglio di Punta Licosa ma con lo sguardo al di la del mare e da cui trasuda il profondo  amore  per  quel  figlio che desiderava tanto ma che la moglie  non voleva dargli non sentendosene in grado . Ma poi   Gabriele arrivò  a colmare il vuoto che Giovanni  aveva nel cuore , mentre  la malattia “oscura”  si portava via la mamma Anna.      Molto realistiche pure  le  storie del rapporto di Giovanni con alcune donne che hanno attraversato la sua vita di solitudine una delle quali  gli  lascia fino alla fine una profonda impronta che però  non chiude il cerchio della sua realtà. Era il  suo innamoramento   che lo riporta in parte alla vita con un rapporto profondo e sensuale  molto ben descritto e ricco di particolari  sensibili e attraenti . ……”Ti voglio bene papà ma  voglio che la mia vita sia diversa dalla tua, non voglio accontentarmi …”  dice Gabriele al padre,  e  Giovanni rimane solo. Il trascorrere inesorabile degli anni  si porta  via ciò che restava della loro  felicità, lasciandolo nell’inedia con la sua malattia che avanza e nel ricordo della sua vita  dolorosa mitigata  dal ricordo del figlio Gabriele e della sua infanzia. Ed è proprio dalla lettura di quel diario  che emerge un passato doloroso e i tanti errori di una vita e da cui Gabriele può meglio comprendere le scelte che ognuno aveva fatto fino a quel momento e capire chi fosse veramente suo padre.        Sul palcoscenico della loro vita c’è però  anche una barca quella che Giovanni aveva preparato da tempo nella loro casa di fronte al mare  in attesa di farsi trasportare lontano con la quale  Giovanni si avviò a  navigare tra le immense onde del mare in tempesta.       

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